Italia: Incontro con il Primo Ministro dell’Ungheria

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato a Palazzo Chigi il Primo Ministro dell’Ungheria, Viktor Orbán. Al termine hanno rilasciato le dichiarazioni alla stampa.

[Dichiarazioni congiunte Meloni-Orbán – traduzione simultanea]

[Dichiarazioni congiunte Meloni-Orbán – audio originale]

Buon pomeriggio a tutti, grazie di essere qui. Sono contenta di accogliere qui a Roma oggi il Primo Ministro ungherese Viktor Orbán. Come sapete, l’Ungheria dal prossimo primo luglio assumerà la Presidenza di turno del Consiglio dell’Unione europea.
Il Primo Ministro Orbán si sta recando in questi giorni nelle principali capitali europee, per illustrare le priorità della Presidenza ungherese. Quindi voglio ringraziare Viktor per l’attenzione che ha voluto dedicare all’Italia con questa sua visita e voglio dire che apprezzo molto e condivido le priorità che sono state individuate dalla Presidenza ungherese, a partire dalla decisione non scontata di inserire tra quelle priorità una sfida che anche io mi sono permessa molte volte di citare – anche per la competenza dell’Unione europea – che è la sfida demografica.
È, dal mio punto di vista, una delle precondizioni che servono a costruire un’Europa forte, un’Europa che sappia tornare a essere protagonista nel mondo. La denatalità è un problema che colpisce tutto il continente. Oggi nessuna Nazione europea raggiunge il cosiddetto “tasso di sostituzione”, cioè il numero di figli per donna minimo che garantisce la continuità della popolazione. Se noi non affrontiamo insieme questa sfida e non riusciamo a invertire questa tendenza nel medio e nel lungo periodo i nostri sistemi economici, i nostri sistemi sociali, i nostri sistemi di welfare, diventeranno insostenibili. Per questo abbiamo sempre considerato che su questa materia si dovesse lavorare insieme. Sono molto contenta che la Presidenza di turno ungherese abbia deciso di porre questa questione tra le sue priorità.
Nel corso del nostro incontro abbiamo fatto ovviamente il punto anche sull’eccellente stato delle relazioni bilaterali tra Roma e Budapest. L’Ungheria è un importante partner europeo, è per noi un prezioso alleato anche in ambito NATO. Sono molto soddisfatta dell’intensificazione negli ultimi mesi tanto del nostro dialogo politico quanto del rafforzamento delle nostre relazioni economiche. Le aziende italiane guardano con sempre maggiore interesse al mercato ungherese in termini di esportazioni, in termini di investimenti. L’Italia sostiene, come si sa, il battaglione multinazionale della NATO a guida ungherese. Siamo soddisfatti dell’eccellente livello di cooperazione raggiunto in particolar modo nei Balcani, regione che entrambi, sia Italia che Ungheria, considerano strategica e non a caso anche qui uno dei principali focus della Presidenza ungherese riguarda proprio l’attenzione nei confronti dei Balcani occidentali verso quell’allargamento che, come voi sapete, a me piace definire riunificazione. Su questo c’è perfetta sintonia tra Italia e Ungheria.
Abbiamo anche discusso del conflitto in Ucraina, sappiamo molto bene che le nostre posizioni non sono sempre coincidenti, proprio per questo voglio dire che apprezzo molto la posizione che l’Ungheria ha mostrato finora sia in ambito di Unione europea sia in ambito NATO, consentendo agli altri Stati membri, consentendo agli alleati di assumere decisioni molto importanti anche quando non era completamente d’accordo.
Con Viktor, in ogni caso, abbiamo ribadito l’indiscusso sostegno alla sovranità, all’indipendenza, all’integrità territoriale dell’Ucraina. Guardiamo insieme con grande attenzione alla sua ricostruzione, perché è il modo migliore per guardare oltre la guerra, immaginare un’Ucraina che sia ricostruita, che possa prosperare, che possa crescere. Come sapete, l’Italia è molto impegnata su questo: organizzeremo qui nel 2025 la “Ukraine Recovery Conference” e quindi abbiamo parlato anche di questo.
Del programma ungherese condividiamo anche il focus sulla competitività, altro fondamentale focus proposto dalla Presidenza di turno, chiaramente competitività europea ma anche difesa europea, il nuovo approccio che l’Ungheria propone in tema di politiche agricole, attenzione alle politiche di coesione, quindi materie che sono state anche dal nostro punto di vista oggetto di particolari indicazioni che sono arrivate con le ultime elezioni europee da parte dei cittadini del continente.
Abbiamo approfondito nel nostro incontro anche le priorità di azione ungherese per quanto riguarda il governo dei flussi migratori. Anche qui ci troviamo d’accordo. Siamo d’accordo sul fatto che vada consolidato il nuovo approccio europeo che si è sviluppato in questi mesi – anche grazie all’impulso dell’Italia – che si basa su alcuni pilastri, cioè la difesa dei confini esterni dell’Unione europea, il contrasto all’immigrazione illegale di massa, la lotta ai trafficanti, l’impegno a costruire con le Nazioni di origine e di transito un nuovo modello di cooperazione e partenariato che sia vantaggioso per tutti, anche chiaramente per andare alla base delle cause della migrazione; ma siamo anche d’accordo sul fatto che sia importante sperimentare anche nuove forme e nuove soluzioni innovative proprio in materia di immigrazione. Cito, come ho già fatto, il protocollo Italia-Albania che, come sapete, è diventato oggetto anche di una lettera firmata dalla maggioranza dei Paesi membri rivolta alla Commissione, che chiede di portare avanti questo approccio anche per il futuro, definendolo una soluzione da seguire.
Insomma, ci sono, come spesso accade, molti temi sui quali siamo d’accordo. Voglio ringraziare il Primo Ministro ungherese per averci fatto questa visita. Noi ovviamente ci rivedremo tra pochi giorni: il 27 e il 28 è convocato il primo Consiglio europeo di questa nuova legislatura. In quell’occasione avremo modo di discutere sull’agenda strategica e quindi anche, si spera, di quale debba essere la direzione da dare all’Unione europea nei prossimi anni.
Voglio fare in chiusura un grande in bocca al lupo al Primo Ministro Orbán per questi sei mesi di Presidenza di turno del Consiglio Europeo e ovviamente ribadire ancora una volta il pieno supporto dell’Italia per questi importanti mesi che abbiamo di fronte. Grazie.

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