“Grazie ai fondi dell’8X1000 della CEI la Caritas diocesana di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino dal 2018 al 2024 ha potuto realizzare numerosi progetti soprattutto a favore delle fragilità sociali con un’attenzione particolare alle famiglie in difficoltà, ai minori, ai migranti ed anche per il reinserimento dei detenuti”.
E’ quanto dichiara Don Vittorio Giglio, direttore della caritas dell’Arcidiocesi di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino.
“In particolare – spiega don Giglio – abbiamo utilizzato i fondi per la ristrutturazione e arredamento degli immobili della sede Caritas di Arbia destinati all’accoglienza di donne e famiglie in difficoltà e per la ristrutturazione dell’immobile di Tolfe in 5 piccoli appartamenti destinati ad accogliere: un dormitorio per uomini, un appartamento per cohousing di tre persone in difficoltà, l’accoglienza di persone singole prive di abitazione in attesa di trovare una soluzione idonea e di persone compresi richiedenti asilo, con patologie seguite dai servizi pubblici ed anche quella dei detenuti a fine pena”.
“Ma non solo questo – continua don Giglio – le risorse dell’8X1000 sono servite sia per il mantenimento delle strutture di accoglienza con il pagamento dei canoni di luce, gas e acqua, e anche per l’accoglienza e il sostegno economico di famiglie per stipulare contratti di affitto dopo sfratti ed anche per le realizzazione e la distribuzione pacchi viveri alle famiglie in tutto il territorio diocesano”.
“Abbiamo puntato anche sul mondo del lavoro – aggiunge don Giglio – con il finanziamento di 30 borse lavoro per persone da reinserire nel mondo del lavoro (più della metà dopo la borsa lavoro è stato assunto a tempo indeterminato) e anche per i corsi di formazione con qualifiche specifiche che hanno determinato l’accesso ad un impiego”.
