Se parliamo di persone come Massimo Salvadori, parliamo dell’amore profondo, incondizionato senza
se e senza ma, che alimenta il nostro mondo, quello delle nostre Contrade, un sentimento che
attraversa il tempo e le persone. Massimo, vincitore del Masgalano, alfiere abile ed elegante: la sua
sfida era lanciare la bandiera sempre più in alto, dove pochi sono arrivati, ed è stato uno dei più bravi
maestri di bandiera per tante generazioni di ondaioli. Ma non solo: per la nostra Contrada è soprattutto
un esempio, tutt’ora presente, di cura e tenacia. Fino a quando ha potuto si è monturato, soprattutto
per il giro in città, e ha frequentato la società di Contrada. Abitatore del rione geniale, non da ‘genio’,
ma da ‘genia’, ha sempre preferito far parte della Società e quasi mai del Seggio di Contrada: solo
una volta lo ha fatto, quando, insieme, abbiamo condiviso per alcuni anni l’incarico più bello che la
Contrada ci ha affidato, quello di Provveditore ai piccoli. Fino a quando ha potuto è sceso per strada,
soprattutto per i giorni di Palio, per stare con gli amici e cantare le canzoni dell’Onda e di Siena.
Canto, passione e talento che ha trasmesso ai figli. Era primo fra tutti ad arrivare negli oratori delle
consorelle. Fino quando ha potuto è andato in cucina, soprattutto per la cena della prova generale, la
sua creatura, che per sua ferrea determinazione e volontà da anni viene fatta solo con forze ondaiole:
adesso ci sono gruppi di lavoro che arrivano da dove lui è arrivato. Saluto tutti gli intervenuti, le
cariche istituzionali, civili e militari, sua Eminenza il Cardinale. Saluto la famiglia di Massimo e
permettetemi di ringraziare chi ha consentito di istituire il premio dedicato a lui dedicato: il Sindaco di
Siena, il Magistrato delle Contrade e tutte le consorelle, il Comitato Amici del Palio, il Priore e la
Contrada della Lupa per la sintonia che ci hanno accumunato in questo percorso.
Massimo Spessot
Onorando Priore della Contrada Capitana dell’Onda
