Siena: Oggi 18/10 Comunicati Stampa Asl Toscana Sud Est

Asl Toscana Sud Est, concluso l’audit di certificazione del sistema di gestione per la parità di genere

Il presidente Giani: «Orgogliosi di questo primo traguardo raggiunto. Grande l’impegno di tutti e tutte»

L’Azienda USL Toscana Sud Est sta portando alla conclusione il percorso per la certificazione del sistema di gestione per la parità di genere, che ha messo a frutto le esperienze e le competenze maturate negli anni sui temi dell’inclusione e del quality management, da un lato con lo sviluppo della strategia Diversità, Equità & Inclusione (DE&I) e dall’altro con la certificazione e l’accreditamento dei processi sanitari e amministrativi. Due esperienze condivise e partecipate che in questa occasione hanno trovato un importante punto di incontro con i processi di gestione e sviluppo delle risorse umane.

Ieri pomeriggio si è concluso l’audit condotto dall’Ente di certificazione per verificare la conformità del sistema di gestione della Asl Toscana sud est alla norma UNI PdR 125:2022, riferimento nazionale per la parità di genere applicato a tutte le organizzazioni, pubbliche e private. La verifica, condotta in più giorni da un team di valutatori e valutatrici e che ha interessato tutte le aree aziendali, si è conclusa positivamente senza rilevare alcuna non conformità rispetto alla norma.

La Asl Tse è così la prima azienda sanitaria della Toscana, e una delle prime a livello nazionale, a portare a termine l’ultimo tassello necessario per ottenere il riconoscimento della certificazione di genere al fine di promuovere e migliorare le azioni aziendali per l’inclusione e le pari opportunità all’interno e all’esterno del contesto lavorativo. Un ulteriore importante risultato nel percorso che ha visto l’Asl Toscana Sud Est istituire nel 2023, prima azienda sanitaria italiana pubblica, la figura del De&I manager e che sta procedendo in parallelo a promuovere e applicare politiche e pratiche di inclusione e definire il bilancio di genere aziendale.
Il lavoro è stato coordinato su delega della Direzione generale dalla dottoressa Vittoria Doretti, DE&I manager aziendale, responsabile del Sistema di Gestione per la parità di genere aziendale, con il supporto del gruppo di lavoro Think Thank e dalla cabina strategica per la certificazione di genere.

«L’Asl Toscana sudest è la prima azienda in Toscana a raggiungere questo primo, importante obiettivo e ne siamo orgogliosi, – ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. – Obiettivo che abbiamo supportato dall’inizio alla fine considerando anche l’impegno considerevole che la stessa vastità dell’azienda ha richiesto. Oggi viene premiato il lavoro di tanti anni sui temi dell’inclusione e della valorizzazione di genere e ringrazio tutta la squadra aziendale a partire dal suo direttore Antonio D’Urso che ha saputo indirizzare e valorizzare al meglio le competenze interne. Una volta che l’Azienda avrà ottenuto la certificazione di genere, questo sarà un punto di partenza, ma anche un traguardo all’insegna di equità, rispetto delle diversità, benessere organizzativo, contrasto a ogni forma di violenza e di discriminazione».
«I principi a cui ci ispiriamo sono orientati alla creazione di un ambiente di lavoro in cui le persone possano essere valorizzate a partire dalla propria unicità, promuovendo azioni volte al fermo contrasto della discriminazione, – sottolinea il direttore generale Asl Tse Antonio D’Urso. –In tale ambito le politiche per la parità di genere costituiscono un elemento fondamentale. La vocazione della nostra Azienda, coerentemente con gli indirizzi e l’impegno regionali, è la promozione e la difesa della Salute nei riguardi della cittadinanza tutta, a partire dalle donne e dagli uomini che ogni giorno lavorano per garantire l’applicazione di tale, inviolabile diritto sancito costituzionalmente. Ringrazio le nostre professioniste e i nostri professionisti per l’impegno profuso e la Regione Toscana per lo straordinario supporto».

«Questo percorso che sta giungendo positivamente al termine è un segnale particolarmente significativo dell’approccio culturale e all’innovazione della nostra regione e non possiamo che esserne orgogliosi, – commenta soddisfatto l’assessore al Diritto alla salute della Regione Toscana Simone Bezzini. – Per questo voglio ringraziare il direttore Antonio D’Urso e tutta la squadra che ha contribuito a raggiungere questo risultato in un’Azienda così estesa. Nell’organizzazione generale, gli ospedali ed i presidi sanitari non si devono limitare ad essere luoghi di cura, ma terreni dove si coltivano valori in grado di generare cambiamento ed impatto positivo nella società».

«È un primo grande risultato, oltre che per l’Asl Toscana Sud Est e per la nostra regione, anche per la Toscana delle Donne, – ha detto la capo di Gabinetto e ideatrice de la Toscana delle Donne, Cristina Manetti. – Da tempo stiamo lavorando insieme per un nuovo modello organizzativo che si basi sulla valutazione di impatto di genere, sulla lotta alle discriminazioni, che promuova la cultura dell’inclusività e la valorizzazione delle diversità. L’intento è contribuire a quel cambiamento culturale e strutturale in cui crediamo, solido e duraturo, che garantisca un futuro di pari opportunità. E questo percorso tracciato dall’azienda per arrivare ad ottenere la certificazione, che ci dice che stiamo lavorando bene, rappresenta un mattone su cui continuare a costruire».

I valori di equità e di inclusione promossi dalla politica aziendale saranno presto al centro di un evento che sarà celebrato il 23 e il 24 ottobre 2024. A Siena si svolgerà, infatti, il 1° DE&I Day della Asl Toscana sud est dal titolo “Un anno di noi”. Valori e strategia: Diversità, Equità e Inclusione” per raccontare il percorso che l’Asl Toscana sudest ha compiuto in questi anni e i 15 anni dalla nascita del Codice Rosa.

 

A Siena un convegno sull’ADHD, il disturbo da deficit di attenzione e iperattività

Organizzato dal Dipartimento di Salute mentale e delle dipendenze dell’Asl Toscana Sud Est per formare gli operatori sanitari

Ottobre è il mese in Europa dedicato alla consapevolezza dell’ADHD (acronimo inglese per “Attention deficit hyperactivity disorder” ), disturbo del neurosviluppo che insorge prima dei 12anni, caratterizzato da sintomi di disattenzione, impulsività, irrequietezza e disregolazione emotiva con scarsa tolleranza alla frustrazione.

In merito, mercoledì 16 ottobre si è svolto un evento formativo, con la direzione scientifica di Tiziana Attala, per gli operatori sanitari dell’Azienda intitolato “ADHD nell’adulto: eziopatogenesi, aspetti clinici, comorbidità e terapia”, con la partecipazione di relatori interni ed esterni, come i professori universitari Andrea Fagiolini dell’Università di Siena e Giulio Perugi dell’Università di Pisa. Il format della giornata ha visto la presenza sinergica dei servizi dell’Asl Tse coinvolti nella gestione dell’Adhd: quelli per l’età adulta e per l’età evolutiva e quelli per le dipendenze. L’obiettivo è stato quello di continuare a promuovere una progressiva integrazione tra le diverse realtà, nell’ottica di un percorso condiviso che garantisca un approccio globale con migliori risultati clinici per l’utente.

La prevalenza di ADHD nel bambino è del 5%, nell’adulto si attesta intorno al 2,5%. In quest’ultimo, l’ADHD, se non riconosciuto e trattato, contribuisce alla cronicizzazione o al peggior decorso di altre comorbilità, comportando un rischio di morte prematura più di 4 volte superiore rispetto a coloro che non soffrono della patologia. Negli adolescenti e giovani adulti con ADHD c’è un’incidenza del 36% più alta di incidenti stradali, automobilistici e domestici. Nonostante la persistenza del disturbo negli adulti, e il suo impatto socio-relazionale, in Italia così come in molti altri paesi, è spesso sotto-diagnosticato o mal diagnosticato, trattato in modo non sempre adeguato quando riconosciuto o non trattato affatto. È frequente la comorbilità con altri quadri psichiatrici che ne rendono difficoltoso il riconoscimento, determinando così scarsi esiti clinici e funzionali e maggior costi sanitari, con compromissione del funzionamento psichico, relazionale, lavorativo e sociale.

Nelle Unità Funzionali Salute Mentale Infanzia e Adolescenza dell’Asl Toscana Sud Est è possibile accedere a livello ambulatoriale per la presa in carico fino ai 17 anni. Dal 2023 è stato attivato all’ospedale San Donato di Arezzo un ambulatorio pubblico dedicato all’ADHD nell’Adulto (dopo i 18 anni) per tutto il territorio aziendale, il secondo di questo tipo dopo quello di Pisa. Il servizio consente di garantire la transizione dall’età evolutiva all’età adulta, nella logica della presa in carico dei pazienti nell’arco della vita e della costruzione di appropriati percorsi di diagnosi e terapia.

 

Premio Soft Skills 2024, il professor Pasquale Giuseppe Macrì premiato al Senato della Repubblica

Capacità di pianificare il lavoro, problem solving, ascolto degli altri ed empatia sono le carte vicenti in un ambiente di lavoro secondo il Direttore del Dipartimento di Medicina Legale della Asl Toscana Sud Est

Il prof. Pasquale Giuseppe Macrì è stato premiato ieri a Roma nella Sala ISMA del Senato della Repubblica, nell’ambito della prima edizione del Premio Soft Skills. Il Direttore del Dipartimento di Medicina Legale e Tutela diritti in Sanità della Asl Toscana Sud Est è uno dei 16 professionisti operanti a livello nazionale selezionati nell’ambito di quattro aree (area legale, area economica, area scientifica e area giornalismo/comunicazione) che si sono distinti per competenze personali e e relazionali nel campo della loro professione. E il professor Macrì ha centrato l’obiettivo del premio.

«Questo Premio rappresenta un importante passo avanti nella valorizzazione delle competenze trasversali – spiega il prof. Pasquale Giuseppe Macrì – dimostrando come esse siano la chiave per il successo personale e professionale. Il mondo del lavoro oggi sta vivendo un profondo e radicale mutamento: le macchine possono eseguire calcoli incredibilmente complessi in frazioni di secondo, l’intelligenza artificiale può analizzare enormi quantità di dati in modi fino a poco tempo fa impensabili. Ma il lavoro e l’apporto umano assumono ancora un valore fondamentale nella realizzazione personale e professionale. In questo le soft skills rappresentano elementi imprescindibili che consentono, a fronte di ogni innovazione della tecnica, di affrontare le complessità e le sfide del mondo del lavoro e delle relazioni lavorative, consentendo di relazionarci al meglio con gli altri, risolvere problemi complessi, essere creativi e adattarci a qualsiasi situazione».

«Tra queste la resistenza allo stress sul lavoro – prosegue il prof. Macrì – che può essere trasformata in energia per affrontare le difficoltà evitando che l’ansia prenda il controllo. La capacità di pianificare e organizzare consente di anticipare i problemi, gestire le risorse. Chi riesce a organizzarsi bene ha il potere di essere più produttivo, senza sacrificare la qualità. In questo, la gestione delle informazioni risulta di fondamentale importanza, soprattutto in un’epoca in cui siamo sommersi da dati e notizie. Saper discernere ciò che è rilevante da ciò che non lo è ci permette di essere più efficienti e prendere decisioni più informate. La capacità di problem solving consente di affrontare le sfide quotidiane attraverso l’analisi, la loro “scomposizione” e la capacità di trovare soluzioni creative».

Per il Direttore del Dipartimento Medicina legale un ruolo fondamentale lo hanno le capacità comunicative. «Una comunicazione chiara, efficace e empatica – prosegue il Direttore del Dipartimento – consente la gestione di un progetto o la risoluzione di un conflitto: sapere ascoltare attivamente, esprimere le proprie idee con precisione e comprendere il punto di vista degli altri è ciò che rende una squadra forte e coesa. La comunicazione è un aspetto fondamentale anche nella leadership: essere un leader non significa solo avere il controllo, ma ispirare, motivare e supportare il gruppo. Un buon leader ascolta, dà l’esempio e guida gli altri verso un obiettivo comune, sa valorizzare ogni membro del team, incoraggiando la collaborazione e la crescita collettiva».

Infine l’intelligenza emotiva che per il prof. Macrì riveste un ruolo importante: «Riconoscere e gestire le proprie emozioni, comprendere e rispondere in modo adeguato alle emozioni degli altri, è ciò che ci rende umani e capaci di relazionarci al meglio. L’intelligenza emotiva permette di creare legami autentici, risolvere conflitti con diplomazia e mantenere un ambiente di lavoro sano e rispettoso».

 

Esperti micologi sempre aggiornati. Gli sportelli territoriali fondamentali per la salute e la sicurezza di chi consuma i funghi

Formazione continua per i tecnici della prevenzione nel periodo stagionale della raccolta

Stagione di funghi e stagione di formazione. I tecnici della prevenzione micologi del Dipartimento delle Professioni Tecnico Sanitarie, della Riabilitazione e della Prevenzione in questi giorni sono in aggiornamento.

Il piano di formazione aziendale prevede tutti gli anni momenti formativi come questo, in quanto mantenere ed aggiornare le competenze in micologia è fondamentale ai fini degli interventi di prevenzione: l’attività di riconoscimento dei funghi tramite gli sportelli micologici aperti al pubblico e la consulenza ai presidi del pronto soccorso sono attività fondamentali per la prevenzione ed il trattamento delle intossicazioni. Nell’anno 2024 è stata ulteriormente sviluppata anche l’attività di educazione ed informazione nei vari setting, in particolare quello scolastico.

A condurre uno degli appuntamenti formativi è stato il docente esperto micologo Marco Donini che ha messo a confronto le specie raccolte, mettendo in gioco le capacità dei partecipanti al fine di accrescere le loro conoscenze.

«Riteniamo che il lavoro di formazione continua, in una fase come questa in cui purtroppo i casi di intossicazione si verificano in serie, sia molto importante – dichiara Leonardo Ginanneschi, responsabile dell’ispettorato micologico della Asl Toscana sudest – Chi raccoglie funghi deve sapere che il personale agli sportelli micologici è preparato e pronto gratuitamente a fornire consulenza. Si tratta di un passaggio fondamentale per la salute e per la sicurezza prima di consumare i funghi raccolti».

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