Videomessaggio del Presidente Meloni all’Assemblea Generale del Consorzio per la Tutela del Formaggio Grana Padano
Il videomessaggio del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, all’Assemblea Generale del Consorzio per la Tutela del Formaggio Grana Padano.
Carissimi,
mi dispiace davvero molto non essere più riuscita a partecipare con voi, a essere personalmente con voi a Montichiari per festeggiare insieme il 70° anniversario del Consorzio per la Tutela del Formaggio Grana Padano e per celebrare una delle eccellenze agroalimentari nazionali, il prodotto DOP più consumato al mondo. Voglio ovviamente salutare, ma soprattutto ringraziare, il Presidente Zaghini, il Direttore Berni, tutte le aziende e i lavoratori che fanno parte del Consorzio: grazie, grazie davvero, per il lavoro che fate ogni giorno per valorizzare, in Italia e nel mondo, uno dei prodotti simbolo del nostro Made in Italy, grazie per il contributo che date per rendere il settore agroalimentare italiano sempre più forte e in grado di conquistare i mercati.
Il Made in Italy agroalimentare è un pilastro della nostra economia. Con quasi 70 miliardi di euro, è una delle voci più significative del nostro export e ha un impatto ovviamente rilevante non solo sul Prodotto Interno Lordo ma anche sull’immagine globale dell’Italia. Perché i nostri prodotti raccontano chi siamo, raccontano la nostra identità, raccontano la nostra cultura, raccontano la nostra vocazione produttiva ma anche l’unicità di un patrimonio che è invidiato e apprezzato in tutto il mondo. Ecco perché il Governo ha scelto di difendere questo settore con stanziamenti e investimenti record, come mai si erano visti prima. Abbiamo sostenuto la competitività delle filiere agricole, contrastando la contraffazione e la concorrenza sleale, scegliendo anche di puntare sulla formazione per avvicinare i più giovani a un mondo che ha bisogno del loro entusiasmo e della loro capacità di innovare. E ci siamo occupati anche di aiutare le imprese ad affrontare il caro energia, anche con interventi innovativi, penso soprattutto all’agrisolare. Grazie a questo strumento, oggi oltre 23 mila aziende agricole italiane, tra le quali molte del vostro Consorzio, stanno installando pannelli fotovoltaici e riescono ad essere più competitive perché hanno un costo dell’energia più basso. Lo considero un successo di tutti, oltre che il risultato di un grande lavoro di squadra.
Il nostro cibo è sinonimo di eccellenza e il Grana Padano ne è una delle espressioni più riconosciute, più apprezzate, insieme a tutto il sistema delle indicazioni geografiche. Un modello che non ci stancheremo di difendere perché rappresenta un baluardo di autenticità e di sostenibilità, oltre che una garanzia assoluta di qualità per i consumatori. Italiani e stranieri. Il Grana Padano si può fare solo in Italia, solo dalla vostra sapienza, con il nostro latte e con la qualità che solo l’Italia può garantire. Non ci sono alternative. Siamo determinati a proteggere i nostri prodotti e le nostre denominazioni contro le contraffazioni, l’agropirateria, l’Italian sounding, fenomeno odioso che ci porta via 120 miliardi di euro di valore ogni anno e tantissimi posti di lavoro. In questi anni, anche grazie alla collaborazione con le organizzazioni agricole, abbiamo dimostrato che abbiamo a cuore i produttori e che la nostra priorità è sempre stata quella di facilitare il loro accesso ai mercati, promuovere la qualità italiana e ridurre le barriere che ostacolano la nostra capacità di crescere.
Continueremo in questa direzione, anche e soprattutto in questa fase tanto complessa quanto in rapida evoluzione, nella quale è necessario ragionare con lucidità, lavorare con concretezza, lavorare con pragmatismo. Ma tra le tante incertezze di questo tempo io posso offrirvi una certezza: il Governo, la sottoscritta, il Ministro Francesco Lollobrigida continueranno ad essere al vostro fianco. Al fianco di chi produce, difende la nostra identità, al fianco di chi tiene alta la bandiera del nostro marchio nel mondo, perché l’unica cosa che abbiamo a cuore è fare l’interesse dell’Italia e degli italiani.
E quindi viva l’Italia, viva il Made in Italy!
Grazie ancora, e buon’assemblea a tutti!
Stati Generali di Federturismo, il videomessaggio del Presidente Meloni
Il videomessaggio del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in occasione degli Stati Generali di Federturismo.
Buongiorno a tutti.
Voglio salutare e ringraziare il Presidente Lalli, il Presidente Orsini e tutta Federturismo-Confindustria per aver promosso questa giornata dedicata ad uno degli asset strategici della nostra economia, che è, ovviamente, il turismo. Saluto il Ministro Santanché, il Ministro Urso e tutti i protagonisti del mondo del turismo che prenderanno parte a questo confronto.
Appena tre giorni fa, il Governo ha superato il suo giro di boa della legislatura. Ci siamo lasciati alle spalle due anni e mezzo particolarmente intensi, sia per le tante sfide che abbiamo affrontato sia per gli obiettivi ambiziosi che ci eravamo prefissati di raggiungere. Uno di questi era proprio quello di restituire al turismo quella centralità che per troppi anni le era stata negata e di farne ancor di più un motore di sviluppo, di occupazione, di benessere di questa Nazione. Quando ci siamo insediati il settore stava affrontando la lenta ripresa post pandemia e gli operatori chiedevano concretezza nelle risposte, il coraggio di riforme attese da tempo. È esattamente quello che abbiamo fatto.
Abbiamo scritto insieme alle categorie il primo Piano strategico del turismo, ci siamo impegnati per restituire dignità ai lavoratori del comparto investendo nella loro formazione e nel potenziamento delle loro competenze. Abbiamo varato riforme che non erano più rinviabili, come quella per difendere la specificità tutta italiana delle guide turistiche o il provvedimento contro l’abusivismo nell’ospitalità extra-alberghiera, per far emergere il sommerso e dare maggiori garanzie e qualità ai turisti. Abbiamo sfruttato i fondi del PNRR per riqualificare l’offerta turistica, dando così modo in particolare alle piccole e medie imprese di migliorare le strutture e offrire una ricettività di maggiore qualità. Abbiamo scelto anche di puntare sulla destagionalizzazione, perché è la chiave per avere un turismo sempre più dinamico in ogni momento dell’anno e sempre più diffuso sul territorio. Così come stiamo lavorando per valorizzare le tante forme in cui si declina quello che si definisce “turismo esperienziale”, dalle strade del gusto nel patrimonio enogastronomico agli affascinanti itinerari che sono legati ai cammini religiosi e ai luoghi della fede. E ci siamo occupati anche di valorizzare l’identità e il valore dei nostri borghi, centri storici che offrono un enorme potenziale grazie al patrimonio culturale, alla storia e alle tradizioni che li caratterizzano. Allo stesso modo abbiamo focalizzato l’attenzione sulle aree interne, sulle zone montane. Ci siamo concentrati soprattutto sugli impianti di risalita e di innevamento artificiale, con adeguamenti infrastrutturali, pianificazione e promozione dei prodotti turistici.
Insomma, una strategia a 360° che sta dando i suoi frutti e che ha permesso di dare nuova linfa, nuova forza, nuova attrattività al turismo italiano. I numeri ci restituiscono un quadro positivo del quale andiamo orgogliosi. Nel 2024 abbiamo toccato un nuovo record, raggiungendo quota 458 milioni di presenze turistiche. Per la prima volta nella storia l’Italia ha superato la Francia, e siamo secondi solamente alla Spagna. Crescono i turisti stranieri, aumenta la presenza nelle strutture alberghiere, sale la spesa pro-capite.
Tutti indicatori di un sistema turistico che è tornato dinamico e in salute, e che ha le carte in regola per raggiungere nuovi traguardi. C’è tanta fame d’Italia in Europa, c’è tanta fame d’Italia nel mondo ed è nostro preciso compito lavorare per soddisfare sempre di più questo desiderio, lavorando con quella stessa determinazione, competenza e passione che ci contraddistinguono da sempre e che ci rendono così apprezzati e così stimati.
Perché siamo l’Italia, e se crediamo in noi stessi e remiamo tutti nella stessa direzione, noi non abbiamo rivali. Lo abbiamo già dimostrato tante volte nel corso della nostra storia. E io sono certa che possiamo farlo di nuovo, ora e in futuro.
E allora, grazie a tutti e buon lavoro.
Lista UE Paesi sicuri di origine, dichiarazione del Presidente Meloni
Accolgo con grande soddisfazione la proposta di lista UE Paesi sicuri di origine presentata dalla Commissione europea e che ricomprende, tra gli altri, anche Bangladesh, Egitto e Tunisia.
Ritengo altrettanto positiva la proposta di anticipare l’entrata in vigore di alcune componenti del Patto Migrazione e Asilo, in particolare la possibilità di designare Paesi sicuri di origine con eccezioni territoriali e per determinate categorie e di applicare il criterio del 20%. Si tratta infatti di fattispecie che consentono di attivare le procedure accelerate di frontiera ai migranti che arrivano da determinate Nazioni, come previsto dal Protocollo Italia-Albania.
È un’ulteriore conferma della bontà della direzione tracciata dal Governo italiano in questi anni e del sostegno di sempre più Nazioni europee. L’Italia ha svolto e sta svolgendo un ruolo decisivo per cambiare l’approccio europeo nei confronti del governo dei flussi migratori. Se oggi anche in Europa ci si pone come priorità la difesa dei confini esterni, il contrasto all’immigrazione irregolare di massa, il rafforzamento della politica dei rimpatri e l’attuazione di partenariati paritari con i Paesi di origine e transito, lo si deve per buona parte alla determinazione e alla caparbietà dell’Italia. I fatti dimostrano che avevamo ragione e che siamo sulla buona strada.
