In occasione del «World Brain Day», che ricorre il 22 luglio, il direttore della Uoc Neurologia di Grosseto, Roberto Marconi, condivide le raccomandazioni del vademecum della Società italiana di Neurologia ispirato al principio ‘One Brain, One Health’.
La relazione tra salute cerebrale, salute mentale, ambiente e società, si fonda su 5 raccomandazioni. Al primo posto c’è l’idratazione e l’alimentazione neuroprotettiva, quindi una dieta ricca di frutta, verdura, cereali integrali, pesce azzurro e grassi insaturi, come l’olio d’oliva. Evitare eccessi di alcol e cibi ultra-processati, evitando pasti abbondanti soprattutto la sera tardi. L’idratazione è cruciale per il metabolismo cerebrale e la termoregolazione, così come una dieta a basso contenuto di zuccheri e grassi animali riduce la neuroinfiammazione.
È importante anche un sonno regolare e di qualità, trattandosi di un processo attivo di rigenerazione neuronale. Anche in vacanza, mantenere una routine regolare e dormire almeno 7-8 ore per notte favorisce il benessere neuronale, la memoria, la plasticità sinaptica e la stabilità emotiva.
Al terzo posto la Sin raccomanda attività fisica quotidiana, come camminate, nuoto o escursioni che stimolano la neurogenesi e migliorano il flusso sanguigno cerebrale. L’attività aerobica è associata a una riduzione del rischio di demenza e depressione.
E ancora, si raccomanda la stimolazione cognitiva e le relazioni sociali. Leggere, giocare, conversare, esplorare nuovi luoghi o imparare qualcosa di nuovo sono attività che rafforzano la riserva cognitiva e la plasticità neuronale. Le interazioni sociali, inoltre, sono importanti per la salute mentale e la salute del cervello proteggendo da depressione e declino cognitivo.
In conclusione occorre una gestione dello stress e un certo livello di protezione dai possibili traumi. Esistono tecniche che aiutano a regolare il cortisolo, l’ormone dello stress. È opportuno proteggere il capo durante attività sportive e prevenire cadute.
«Secondo recenti studi in Italia oltre il 10% delle famiglie ha almeno un componente affetto da una malattia mentale o una malattia neurologica, con un costo sociale stimato in 87 miliardi di euro l’anno. Questi numeri rendono evidente la necessità di promuovere la prevenzione e la salute del cervello anche nei periodi di apparente benessere, come le vacanze estive», rimarca Roberto Marconi, direttore della Uoc Neurologia di Grosseto e Segretario regionale della Sin Toscana.
