Colloquio telefonico con il Principe Ereditario e Primo Ministro dell’Arabia Saudita
Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto una conversazione telefonica con il Principe Ereditario e Primo Ministro dell’Arabia Saudita, S.A.R. Mohamed bin Salman Al Saud. La conversazione ha permesso di condividere gli ultimi sviluppi del conflitto a Gaza nonché i principali temi della collaborazione bilaterale.
Con riferimento alla situazione a Gaza, i due Leader hanno espresso preoccupazione per le più recenti decisioni israeliane che appaiono andare verso un’ulteriore escalation militare, sottolineando l’opportunità di giungere, senza ulteriori ritardi, alla cessazione delle ostilità per porre fine alla drammatica situazione umanitaria della Striscia e avviare la ricostruzione di Gaza dove, ha sottolineato il Presidente del Consiglio, il ruolo delle Nazioni arabe resta fondamentale.
Nel concordare che solo un processo politico verso una soluzione dei due Stati potrà condurre ad una pace giusta e di lungo periodo, il Presidente Meloni ha evidenziato, come già fatto ieri al Presidente Abbas, la necessità che Hamas rilasci immediatamente e incondizionatamente gli ostaggi e accetti di non poter avere un ruolo nel futuro della Striscia.
Il colloquio telefonico ha infine costituito l’occasione per riaffermare la comune volontà di approfondire la collaborazione bilaterale in tutti gli ambiti di comune interesse, a partire dalla piena attuazione del partenariato strategico tra Roma e Riad lanciato in occasione della visita del Presidente del Consiglio ad Al-Ula nello scorso gennaio.
Il Presidente Meloni partecipa alla telefonata dei Leader su incontro Trump-Putin
Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha partecipato, insieme ai Leader di Ucraina, Finlandia, Francia, Germania, Polonia, Regno Unito, dell’Unione Europea e della Nato, a una telefonata con il Presidente Trump in vista del suo incontro con il Presidente Putin in Alaska il 15 agosto. Il Vertice è stato preceduto da un coordinamento europeo, sempre a livello Leader, e seguito dallo svolgimento di una nuova riunione della Coalizione dei volenterosi.
Nel corso della discussione, il Presidente Meloni ha espresso apprezzamento per gli sforzi profusi dal Presidente Trump, ribadendo l’importanza di continuare a lavorare con gli Stati Uniti per fermare il conflitto e raggiungere una pace che assicuri la sovranità e la sicurezza dell’Ucraina, e ha ringraziato il Presidente Zelensky per la serietà dimostrata finora nella ricerca di una soluzione diplomatica. Il Presidente del Consiglio ha anche accolto con favore la partecipazione americana, con il Vice Presidente Vance, alla riunione della Coalizione dei volenterosi, nel solco di quanto avvenuto per la prima volta a Roma a margine della Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina di luglio.
Dalla discussione è emersa una forte unità di vedute nel ribadire che una pace giusta e duratura non può prescindere da un cessate il fuoco, dal continuo sostegno all’Ucraina, dal mantenimento della pressione collettiva sulla Russia, anche attraverso lo strumento delle sanzioni, e da solide e credibili garanzie di sicurezza ancorate al contesto euroatlantico.
Il Presidente Meloni si è detta molto soddisfatta dall’unità di intenti e dalla capacità di dialogo che l’Occidente sta dimostrando di fronte a una sfida fondamentale per la sicurezza e la difesa del diritto internazionale.
E’ ora il momento di vedere quale sarà, in Alaska, l’atteggiamento della Russia che finora non ha inteso fare alcun significativo passo in avanti.
Tragedia nelle acque del Mediterraneo, dichiarazione del Presidente Meloni
Quando si consuma una tragedia con la morte di decine di persone nelle acque del Mediterraneo, sorge in tutti noi un forte sentimento di sgomento e compassione. E ci troviamo a misurare l’inumano cinismo con cui i trafficanti di esseri umani organizzano questi loschi viaggi. Insieme al profondo cordoglio per le vittime, alla pietà per quanti hanno perso la vita, rinnoviamo pertanto l’impegno a contrastare questi trafficanti senza scrupoli nell’unico modo possibile: prevenire le partenze irregolari, gestire i flussi migratori. Che la tragedia di oggi sia avvenuta nonostante un dispositivo internazionale pronto e operativo ci avverte, infatti, che il doveroso intervento di soccorso non è una misura sufficiente e, soprattutto, non risolve le cause del drammatico problema.
Settimo anniversario del crollo del Ponte Morandi, dichiarazione del Presidente Meloni
Il 14 agosto di sette anni fa, Genova, la Liguria e l’Italia intera sono state sconvolte da una catastrofe che rimarrà per sempre nella memoria del nostro popolo.
Tutti noi abbiamo ancora negli occhi le drammatiche immagini del crollo del Ponte Morandi e conserviamo nel cuore l’angoscia di quei momenti, il senso di smarrimento di fronte ad una tragedia spaventosa, la riconoscenza per l’eroismo dei soccorritori, il dolore per le quarantatré vite spezzate. Allo stesso modo, è ancora vivissima la sete di verità e giustizia, invocata con tenacia dai famigliari delle vittime e sostenuta da tutto il popolo italiano. Accertare le responsabilità per ciò che è accaduto, individuare le eventuali colpe ed omissioni, dare risposte definitive: obblighi morali e civili che non possono essere disattesi.
Il 14 agosto di sette anni fa Genova è stata duramente ferita, ma non si è lasciata abbattere. E ha mostrato al mondo la forza di una comunità unita, capace di ricostruire e di rinascere. Il Ponte San Giorgio ne è il simbolo più potente, prova concreta di una Nazione e di un popolo che anche nei momenti più difficili sanno prendersi per mano e rialzarsi, più forti e orgogliosi di prima.
