Italia: Gli impegni del Presidente Meloni

Riapertura della Basilica di San Benedetto a Norcia, il videomessaggio del Presidente Meloni

Il videomessaggio del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in occasione della riapertura della Basilica di San Benedetto a Norcia.

Oggi è una bellissima giornata, perché celebriamo una festa.

Una festa per Norcia, per l’Umbria, per l’Italia intera.

Oggi riapre al culto la Basilica di San Benedetto, il cuore di questa città, uno dei simboli più maestosi, potenti dell’identità nazionale ed europea.

Nove anni fa, questa terra è stata ferita, nel profondo, forse mai come lo era stato prima. In pochi secondi, tutto è venuto giù, le macerie hanno coperto ogni cosa e tutto sembrava perduto, ma la morte, la distruzione, il dolore non hanno avuto l’ultima parola.

Nove anni dopo, grazie al rinnovato dinamismo della ricostruzione, tutto è tornato com’era. tutto è tornato dov’era. Ogni pietra della Basilica ha ripreso il suo posto, è tornata a vivere, a raccontare al mondo la sua meravigliosa storia.

Oggi celebriamo una festa di fede, una festa di rinascita, una festa di speranza, nell’anno del Giubileo. Celebriamo la straordinaria forza di un popolo che nove anni fa è stato ferito, ma non si è mai arreso. Un popolo orgoglioso che, nel dolore, ha trovato la forza per rialzarsi. Ed è in piedi, fiero, tenace, come sono in piedi le pietre, le mura, i pilastri, il campanile di questa Basilica.

Oggi restituiamo al nostro popolo italiano un luogo dell’anima, uno scrigno di identità che ha disegnato la nostra civiltà che continuerà ad illuminarla per molto tempo ancora.

Restituiamo all’Europa la Basilica del suo Patrono, promettiamo di custodirlo e proteggerlo nei secoli. Perché la sua luce, la sua bellezza, la sua forza possano illuminare e indicare la via a chi verrà dopo di noi.

Evviva Norcia, evviva San Benedetto, evviva l’Italia!

 

Seconda edizione degli Stati Generali della Space Economy, il messaggio del Presidente Meloni

Il messaggio del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in occasione della seconda edizione degli Stati Generali della Space Economy.

Gentile Presidente, carissimi,

desidero prima di tutto ringraziare l’Intergruppo Parlamentare per la Space Economy per aver voluto costruire, anche quest’anno, questa preziosa piattaforma di dialogo e di indirizzo sulle principali declinazioni dell’economia dello spazio. In questi tre giorni, avete dimostrato cosa significa unire concretezza e visione, mettendo attorno allo stesso tavolo rappresentanti del Parlamento, del Governo, delle Istituzioni, dell’Agenzia Spaziale nazionale e grandi player industriali e start-up, università, mondo della finanza, territori e comunità scientifica.

Lo Spazio è strategia, economia reale, identità. È sicurezza delle nostre infrastrutture, competitività delle nostre imprese, lavoro qualificato per i nostri giovani. È un ambito che questo Governo ha messo al centro della sua azione, chiamando Istituzioni e filiera industriale ad una strategia stabile e di lungo periodo. Giochiamo con la nostra Agenzia Spaziale un ruolo determinante in seno all’ESA quale Stato fondatore con un contributo pari al 18,2%. Siamo la prima Nazione europea ad aver approvato una legge quadro sullo Spazio e sulla Space economy.

È un provvedimento strategico che getta le basi per lo sviluppo di una costellazione nazionale, regolamenta l’accesso allo spazio dei soggetti privati al mercato spaziale nel quadro di una cornice rispettosa della sicurezza nazionale e crea un Fondo pluriennale a sostegno della partecipazione di PMI e start-up ai programmi pubblici.
Abbiamo scelto di destinare allo Spazio oltre 7,5 miliardi di euro. Un investimento record destinato alle infrastrutture, alle tecnologie, alla ricerca e alle competenze. Risorse nazionali e PNRR, che si traducono in catene del valore più solide, in una filiera industriale più competitiva, in servizi migliori per cittadini e imprese.

Oggi l’Italia è tornata protagonista nella progettazione e nella costruzione di piccoli satelliti, attraverso la rete di Space Factory diffuse sul territorio nazionale. Pochi mesi fa ho avuto l’occasione di visitarne una e ho potuto toccare con mano l’Italia migliore: quella che innova, che compete, che vince. Ho visto che l’eccellenza italiana non è uno slogan, ma è un risultato frutto di talento e disciplina. Siamo una delle poche Nazioni al mondo ad avere un accesso autonomo allo spazio, fattore decisivo per la nostra competitività e sicurezza. Con il recente lancio del vettore europeo Vega-C, che ha portato in orbita il satellite Sentinel1 C, abbiamo celebrato il talento italiano e il valore della collaborazione internazionale.

L’Italia svolge un ruolo altrettanto di primo piano nei programmi di osservazione della Terra, e nella fruizione dei dati che vengono raccolti dai satelliti. Occupiamo una posizione centrale in seno all’ESA per il progetto Copernicus e il nostro contributo è fondamentale per definire la leadership europea in questo ambito.

Lo Spazio è un dominio strategico. È una priorità difendere i nostri asset, in orbita e a terra, senza rinunciare all’autonomia di giudizio e di azione. Sovranità tecnologica vuol dire anche questo: capacità di decidere, proteggere e reagire. Ma la sovranità non esiste senza persone. Il futuro si costruisce con il capitale umano. Continueremo ad investire nei dottorati e nelle scuole d’eccellenza, nei percorsi STEM, nella sinergia tra pubblico e privato, in una presenza più forte nelle organizzazioni internazionali. Perché non ci accontentiamo di partecipare ma vogliamo essere protagonisti, con donne e uomini ai vertici dei processi decisionali europei e globali nel settore spaziale.

È un obiettivo che intendiamo perseguire con determinazione. L’Italia è pronta ad aprire una nuova via, forte di una storia che ha pochi eguali. Siamo eredi della visione del generale Broglio, che ha permesso all’Italia di diventare la terza Nazione al mondo – la prima dell’Europa Occidentale – a lanciare autonomamente un satellite. Un’impresa frutto non di un colpo di fortuna, ma della determinazione di un popolo che ha creduto nelle proprie capacità.

Oggi possiamo fare lo stesso. Possiamo costruire un ecosistema di primo piano in questo ambito, con servizi affidabili e valore commerciale; abbiamo l’opportunità di contribuire da protagonisti alla nascente economia lunare, grazie a tecnologie e standard che portino il marchio italiano; intendiamo valorizzare ulteriormente lo Spazio come strumento di cooperazione internazionale, come dimostra anche il Piano Mattei per l’Africa. È nostra intenzione potenziare il centro spaziale di Malindi in Kenya, farne un hub continentale di formazione ed eccellenza e siamo pronti a collaborare con l’Agenzia Spaziale Africana, recentemente istituita al Cairo dall’Unione Africana.

Non ci resta, dunque, che tramutare in impegni operativi le proposte che sono emerse nel corso di questi Stati Generali. Abbiamo il talento, la determinazione e una comunità nazionale che sa riconoscere nelle sfide un’opportunità di crescita. Con orgoglio, pragmatismo e unità, apriamo insieme la nuova via italiana nello Spazio.

Vi ringrazio e vi auguro buon lavoro.

 

Attuazione della riforma delle politiche di coesione, firmati i primi 7 Accordi con i Ministeri e le Amministrazioni centrali

Il Governo prosegue nell’attuazione della riforma delle politiche di coesione.

Dopo i 21 Accordi sottoscritti con le Regioni e le Province autonome, che hanno liberato risorse per oltre 45 miliardi di euro, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha firmato, su proposta del Ministro per gli Affari Europei, il PNRR e le Politiche di Coesione Tommaso Foti, i primi 7 Accordi con i Ministeri e le Amministrazioni centrali.

L’importo complessivo degli investimenti attivati è di circa 3,4 miliardi di euro, di cui 2 miliardi di euro finanziati direttamente attraverso risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027 e 1,4 miliardi di euro di ulteriori cofinanziamenti. Le risorse finanziano progetti e investimenti in settori strategici: dall’ambiente alla cultura, dall’agricoltura all’innovazione digitale, dalla valorizzazione dei territori alle politiche dedicate ai giovani e alle persone con disabilità.

“Facciamo un passo in avanti nel cammino intrapreso dal Governo per costruire una Nazione più forte e coesa, utilizzando al meglio i fondi della politica di coesione, strumento fondamentale per ridurre i divari territoriali. Inauguriamo una nuova fase operativa, che ci consente di liberare oltre 3,4 miliardi di euro per interventi concreti a favore dei territori, delle famiglie e delle imprese”, ha dichiarato il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

“Con il Governo Meloni, la politica di coesione si trasforma in una leva concreta di sviluppo, innovazione e inclusione a livello nazionale. La piena attuazione è assicurata da cronoprogrammi rigorosi: meno burocrazia, più risultati. Su queste direttrici il Governo proseguirà il proprio impegno, monitorando ogni intervento per garantire tempi certi, rigore finanziario e piena realizzazione degli investimenti, affinché le risorse dedicate alla politica di coesione nazionale si traducano davvero in benefici per gli italiani”, ha aggiunto il Ministro per gli Affari Europei, il PNRR e le Politiche di Coesione Tommaso Foti.

Nello specifico, i 7 Accordi sottoscritti riguardano:

  1. Il Ministero per gli Affari esteri e la Cooperazione internazionale, che avrà a disposizione 200 milioni di euro del FSC. A queste risorse si aggiungono 35 milioni di euro di cofinanziamento, per un totale di 235 milioni dedicati a siti turistici, borghi e riserve naturali, nell’ambito di una strategia per promuovere il “turismo di ritorno” e attrarre visitatori verso destinazioni meno note.
  2. Al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste andranno oltre 113 milioni di euro, per due linee d’azione: incentivi per PMI agricole, pesca e acquacoltura rivolti all’innovazione, e finanziamenti per l’adozione di macchine spandiconcime di precisione, in attuazione degli impegni del Governo verso la Commissione europea sul miglioramento della qualità dell’aria.
  3. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica beneficia di 1,162 miliardi di FSC, cofinanziati con altre risorse per ulteriori 1,009 miliardi, nell’ambito di un accordo complessivo da 2 miliardi e 171 milioni di euro. I 95 interventi previsti riguardano energia (efficienza, rinnovabili), ambiente e risorse naturali (prevenzione rischio idrogeologico, risorse idriche, rifiuti, biodiversità).
  4. Il Ministero della Cultura ha una dotazione complessiva di circa 182 milioni di euro, tra FSC e cofinanziamento. I 27 interventi previsti assicurano continuità a progettualità già avviate e sono orientati alla valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico.
  5. Il Ministro per le Disabilità riceve 90 milioni nell’ambito di un investimento complessivo di 390 milioni, con 300 milioni cofinanziati dal Fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità (legge n.  213/2023). Le risorse sono destinate a potenziare la partecipazione sociale, l’autonomia e le competenze delle persone con disabilità, in linea con gli impegni internazionali, per garantire loro pieni diritti negli ambiti sociale, culturale, educativo, economico, civile e politico.
  6. Al Ministro per lo Sport e i Giovani sono destinati 400 milioni a valere sulla delibera CIPESS n. 77/2024. Di questi, 180 milioni di euro sono già trasferiti al Piano per gli interventi nei 9 territori interessati dal Decreto “Caivano bis”. I 220 milioni residui, ai quali si aggiungono 32,07 milioni di cofinanziamento, sono destinati a potenziare l’impiantistica sportiva nelle aree degradate, includendo anche gli oratori, con l’obiettivo di contrastare la dispersione giovanile.
  7. Il Sottosegretario con delega per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale riceve 90 milioni di euro dal FSC. L’accordo complessivo prevede investimenti per 98 milioni di euro (di cui 8 milioni di cofinanziamento), articolati in 2 linee di azione volte a supportare la strategia italiana per la banda ultra-larga, in particolare lo sviluppo delle reti in territori fragili e strategici.

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