Siena;: La Biblioteca comunale degli Intronati acquisisce l’archivio di Dario Neri

Documenti di straordinaria rilevanza per la storia dell’editoria italiana del Novecento. Il fondo testimonia la nascita e i primi sviluppi della casa editrice d’arte Electa

La Biblioteca comunale degli Intronati di Siena annuncia l’acquisizione dell’archivio di Dario Neri (1896-1958), un fondo di straordinaria rilevanza per la storia dell’editoria italiana del Novecento, che documenta la nascita e i primi sviluppi della casa editrice d’arte Electa, fondata da Neri nel 1945 e oggi punto di riferimento internazionale per le pubblicazioni di arte, architettura e design. L’acquisizione avviene nell’anno in cui Electa celebra l’ottantesimo anniversario della propria fondazione. L’ingresso dell’archivio nelle raccolte della Biblioteca è avvenuto su proposta di Laura Neri, nipote di Dario Neri e titolare della casa editrice senese Nuova Immagine, che ha voluto affidare alla Biblioteca la conservazione e la valorizzazione di questo importante patrimonio documentario. Un gesto che idealmente rinnova, a distanza di generazioni, l’impegno editoriale e culturale di Dario Neri.

 

Il fondo documentario, di eccezionale valore storico e culturale, offre al tempo stesso l’opportunità di approfondire il profilo poliedrico di Dario Neri, figura centrale della cultura senese e nazionale: artista, intellettuale, amministratore pubblico e imprenditore. L’ingresso dell’archivio nelle raccolte della Biblioteca comunale degli Intronati rappresenta un significativo arricchimento per gli studi, oltre che sull’editoria, sulla storia dell’arte e, più in generale, sulla cultura italiana del Novecento.

 

Dario Neri e la nascita di Electa. Dario Neri fu pittore e incisore e ricoprì nel corso della sua vita numerosi incarichi di rilievo: fu alla guida dell’Istituto sieroterapico vaccinogeno toscano Sclavo dal 1935 al 1945, commissario prefettizio del Comune di Murlo tra il 1938 e il 1943, direttore dell’Istituto d’Arte di Siena dal 1940 al 1943, nonché capitano vittorioso della Contrada Capitana dell’Onda. Nel 2012 gli fu attribuito postumo, insieme al padre Paolo, il riconoscimento di Giusto fra le nazioni per aver salvato vite umane durante la Seconda guerra mondiale. La sua visione culturale e imprenditoriale trovò piena espressione nel 1945, a Firenze, in un’Italia appena uscita dal conflitto, con la fondazione di Electa. In un contesto difficilissimo, segnato dalla carenza di risorse materiali, Neri riuscì incredibilmente a reperire nei dintorni di Firenze una fornitura di carta che consentì la stampa della prima pubblicazione della casa editrice (Francesco di Giorgio architetto di Roberto Papini, edito nel 1946). Un episodio che ben restituisce la determinazione con cui seppe dare forma, anche in condizioni avverse, a un progetto editoriale di ampio respiro, dimostrando quanto un vero imprenditore e uomo di cultura riesca sempre a guardare oltre gli ostacoli e le contingenze.

 

La costruzione di un catalogo. Fin dall’inizio Neri concepì Electa come una casa editrice fondata su rigore scientifico, attenzione alla qualità grafica e apertura internazionale. Per realizzare questo progetto seppe circondarsi di collaboratori di altissimo profilo, tra cui Paola Fumagalli Moroni, che affiancò Neri nell’organizzazione editoriale e nella gestione operativa della casa editrice, e Bernard Berenson, il cui contributo scientifico fu determinante nel definire l’identità culturale del catalogo, insieme a personalità di spicco come Gino Chierici, Giannino Marchig, Enzo Carli, Ranuccio Bianchi Bandinelli. A partire dal 1945, e con particolare intensità tra la fine degli anni Quaranta e gli anni Cinquanta, Electa pubblicò in lingua italiana quasi tutte le nuove opere di Berenson, oltre a riproporre testi fondamentali della sua produzione. Questa scelta, fortemente voluta da Neri, segnò in modo decisivo l’affermazione della casa editrice nel panorama internazionale e contribuì a rinnovare il dialogo tra la critica d’arte e il pubblico italiano nel secondo dopoguerra.

 

Il valore dell’archivio. L’archivio di Dario Neri comprende documentazione relativa alla sua attività artistica, ai suoi incarichi istituzionali e, in particolare, ai primi anni di attività della casa editrice Electa. Il fondo conserva corrispondenza, contratti, rapporti con fornitori e clienti, contabilità, coedizioni che permettono di ricostruire le scelte editoriali, i rapporti con autori e traduttori, critici e stampatori, nonché le strategie e le difficoltà affrontate per l’affermazione del marchio. “Questa acquisizione rappresenta una preziosa tarsia delle nostre raccolte – commenta la direttrice della Biblioteca comunale degli Intronati, Sara Centi – consentirà a studiosi e appassionati di esplorare le origini di una delle più importanti case editrici d’arte italiane e di comprendere il contributo fondamentale di Dario Neri alla diffusione della conoscenza del patrimonio artistico. Siamo particolarmente lieti di poter celebrare, seppur in extremis, l’ottantesimo anniversario di Electa accogliendo e valorizzando la memoria del suo fondatore”. Un obiettivo condiviso dal consiglio di amministrazione della Biblioteca e dal suo presidente Raffaele Ascheri, che ha accolto con grande interesse e apprezzamento la proposta di acquisizione, riconoscendone l’elevato valore storico, culturale e scientifico e la piena coerenza con le finalità istituzionali della Biblioteca comunale degli Intronati.

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