Ippica, Scansano , a cavallo su antiche vie: Così il territorio è valorizzato e protetto

Parte da Poggioferro il progetto dell’associazione Gean che punta a ripristinare gli antichi sentieri e a farne ippovie

A cavallo negli antichi tratturi. Nasce a Scansano il progetto di ippovia toscana. L’idea ha già preso avvio e si propone di ripristinare gli antichi tratturi e gli altri sentieri di un fitto reticolo che in tempi remoti costituiva il fascio viario che si immetteva nelle principali vie di comunicazione romane e medievali, che collegavano l’occidente all’oriente e tracciavano in Italia percorsi pastorali e di pellegrinaggio.

Adesso proprio da Poggioferro di Scansano, dalla tenuta Il Prato, l’Asd Cavallo Avventura di Mario Paoli, presidente regionale della Gean (Guardie equestri ambientali nazionali), arriva l’iniziativa di ricostruire i percorsi antichi da attraversare a cavallo. Ne spiega la filosofia Salvatore Summa, presidente nazionale Gean, ieri a Poggioferro per un summit che ha coinvolto rappresentanti di tutte le regioni.

«Prima di tutto – dice – ci occupiamo di salvaguardia dell’ambiente presidiando i territori italiani percorrendoli a cavallo. Un ottimo monitoraggio per incendi o emergenze ambientali di ogni tipo. Intendiamo formare guide a cavallo, specie di sentinelle di aree pregiate come quella toscana, ad esempio, e Scansano è un ottimo trampolino di lancio. E poi, visto che sono state soppresse le guardie forestali e il territorio è sguarnito di presidi, vogliamo contribuire a mantenere in ordine i nostri boschi e fiumi. Una volta ripristinati i tratturi chiederemo la certificazione al ministero».

In un posto da favola come lo Scansanese, «le risorse – dice ancora Summa – si valorizzeranno. Il tutto è talmente bello che stiamo pensando di portare qui la manifestazione nazionale Equituristica».

Oltre a Paoli e a Summa ieri erano presenti i presidenti Gean di altre regioni:Umbria, Lombardia, Basilicata e Lazio e Puglia, e il sindaco Francesco Marchi.

«Altre regioni hanno già sottoscritto il protocollo – dice Paoli –. Per la Toscana questo di Scansano è il primo incontro per stilare i progetti».

A Poggioferro anche Nicola Di Niro, responsabile del progetto nazionale sulla transumanza, già fra i candidati a diventare patrimonio immateriale Unesco. «Questa iniziativa si inserisce nel progetto Transumanza. La Via Clodia, la Francigena, la strada delle Dogane, la Via Michelita: l’ambizione

è segnare e ritrovare antiche traiettorie, ripristinare reticolati viari percorribili anche a cavallo e costruire una mappa di quei percorsi che da una parte portavano a Santiago de Compostela, dall’altro a Costantinopoli, l’India e la Cina, con la centralità di Roma.

Autore: Fiora Bonelli

Fonte: Il Tirreno Edizione Grosseto

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