Provincia di Siena, la Giostra di Simone: Cenni Storici e Albo d’Oro

La Giostra di Simone è un evento culturale che si svolge a Montisi, frazione del comune di Montalcino, in provincia di Siena. Si tratta della rievocazione di una giostra medioevale in cui si scontrano le quattro contrade del paese (Castello, Piazza, San Martino e Torre) e si svolge a metà del pomeriggio della domenica più vicina al 5 agosto. Alla contrada vincitrice si assegna il “Panno”, un gonfalone dipinto con l’immagine della Madonna con Bambino.

Contrade

Le contrade che si contendono il Panno durante la giostra di Simone sono le seguenti:

Castello Montisi - Bandiera della contrada del Castello.png Piazza Montisi - Bandiera della contrada della Piazza.png San Martino Montisi - Bandiera della contrada di San Martino.png Torre Montisi - Bandiera della contrada della Torre.png

Anticamente, oltre alle attuali quattro contrade, ne esisteva una quinta chiamata Colonna[1] poiché comprendeva il territorio vicino alla Colonna.

Storia

La giostra ricorda l’assedio e la distruzione di Montisi alla fine del XIII secolo da parte del conte Simone di Rainuccio Cacciaconti.

Fin dal 1175 erano signori di Montisi sotto la bandiera della Repubblica Senese i Cacciaconti degli Scialenga, provenienti da Asciano. Sul finire del Duecento, il conte Simone di Rainuccio Cacciaconti venne cacciato dal suo territorio e, per riconquistarlo, lo pose sotto assedio con i suoi uomini; ebbe la meglio e mise a ferro e fuoco tutto il paese, devastò i poderi e fece uccidere tutti gli animali. In seguito, non potendo più assumere il governo di un paese che gli era avverso, visto il lungo assedio e la sua devastazione, dovette rifugiarsi a Siena, dove morì nel 1295 lasciando tutti i suoi terreni allo Spedale di Santa Maria della Scala, che nel paese costruì una sua grancia.

Sulla giostra si hanno notizie certe già in documenti del XVIII secolo: veniva corsa all’interno del paese, lungo l’attuale via Umberto I, ed è stata celebrata non regolarmente fino alla seconda guerra mondiale. Nel 1972[2] nasce l’idea di rievocare l’evento per ridare lustro al paese e per coinvolgere i pochi giovani che vi erano rimasti. La prima edizione della giostra ci fu il pomeriggio del 6 agosto 1972 e fu vinta dalla contrada del San Martino, il cui cavaliere era Mario Polloni. Nell’anno 1996, per il venticinquesimo dalla prima giostra “moderna”, fu fatta un’edizione straordinaria, considerata pari a tutte le altre ordinarie.

Svolgimento

I festeggiamenti per la giostra vanno dal venerdì prima del torneo al sabato successivo e sono composti di varie parti.

Fiaccolata

La sera del venerdì immediatamente precedente la domenica della giostra, alle ore 21 circa, nella piazzetta sulla sommità del “Castello”[3], avviene la presentazione ufficiale del “Panno”, presieduta dal sindaco di San Giovanni d’Asso e l’estrazione dell’ordine in cui dovranno sfilare nel corteo le contrade.

In seguito, vi è una fiaccolata che si snoda lungo le vie del paese e che giunge al santuario della Madonna delle Nevipatrona di Montisi. Al corteo partecipano alcuni figuranti in abiti d’epoca, i tamburini delle varie contrade e gli sbandieratori. Nel santuario, poi, il pievano di Montisi benedice il “Panno” e lo consegna al comitato che si occupa della giostra.

Prova generale e cena propiziatoria

Dopo la prova individuale sul campo di cui può usufruire ogni contrada,[4] nel pomeriggio del sabato si svolge la prova generale, subito prima la giostra, dopo la benedizione dei cavalli, che tradizionalmente viene impartita dal pievano dopo una Messa celebrata nel santuario della Madonna delle Nevi.

Dal punteggio ottenuto da ogni contrada, si determinerà l’ordine di gara per la giostra del giorno successivo. La sera, poi, ognuna delle quattro contrade fa la cena propiziatoria per la strada, in cui più volte si brinda con vini locali alla vittoria del proprio fantino.

Corteo storico

La domenica mattina, viene celebrata la Messa domenicale nella pieve della Santissima Annunziata alle 11.30. Nel primo pomeriggio, dai locali della scuola materna, parte il corteo storico delle quattro contrade. Esso è costituito da più di 70 figuranti in costume storico e ogni contrada ha un alfiere, due sbandieratori, due tamburini, un principe con una principessa, il capitano, il cavaliere, il cavallo, lo scudiero e una serie di paggi; inoltre vi sono quattro figuranti che rappresentano quattro notabili e dei trombettieri con chiarine. La sfilata percorre tutto il paese e, dopo una sosta alla grancia, dopo la quale suona la campanella soprannominata Martinella, riparte verso il campo di gara.

Sbandierata e premiazioni varie

Giunti sul campo di gara, dirimpetto alla collinetta del santuario, i figuranti prendono posto lungo gli spalti riservati ed inizia la competizione degli sbandieratori, accompagnati dal solo ritmo dei tamburi. Quindi, la giuria premia fra le contrade la migliore nell’esecuzione del corteo e la miglior sbandierata.

Giostra

Dopo le premiazioni viene posizionato al centro del campo di gara il “Buratto”, detto anche “Saracino”, effigie di Simone di Rainuccio Cacciaconti. Il “Buratto” è realizzato in legno e rivestito da un’armatura in ferro ed è posto sopra un palo circolare in maniera tale che possa girare su sé stesso. Dalla mano destra pendono due palline in gesso bianco collegate a due fili; sulla spalla sinistra, invece, vi è la campanella, un tondino il cui diametro interno misura di 5,5 cm,[5] di 1,5 cm maggiore rispetto a quello della punta della lancia del cavaliere. Sul braccio sinistro, invece, vi è un bersaglio costituito da una tavola quadrata con un foglio con cerchi concentrici. La gara si compone di cinque “carriere” (cinque turni) in cui il cavaliere di ogni contrada ha il compito totalizzare il maggior numero di punti infilando la lancia nella campanella andando al galoppo. Ciò consegna alla contrada 10 punti. Colpendo il bersaglio, a seconda della distanza dal centro, si possono totalizzare da 10 a 0 punti. Se il cavaliere manca gli obiettivi oppure è colpito dalle due palle che pendono dal braccio destro, allora la carriera è dichiarata nulla. Vince la contrada che totalizza più punti.

Canto di ringraziamento e cene successive

Subito dopo la vittoria di una delle contrade, avviene il “canto di ringraziamento” presieduto dal pievano nel santuario della Madonna delle Nevi, in cui la contrada vincitrice ringrazia Maria per aver vinto. Il primo sabato dopo la gara, poi, si festeggia con una cena la contrada vincitrice, il sabato successivo quella arrivata seconda e così via.

Albo d’Oro

Edizione Anno Contrada vincitrice Cavaliere
I 1972 San Martino Mario Polloni
II 1973 Torre Domenico Arrus
III 1974 Castello Raimondo Motzo
IV 1975 Castello Raimondo Motzo
V 1976 San Martino Mario Polloni
VI 1977 Castello Raimondo Motzo
VII 1978 Torre Eugenio Vannozzi
VIII 1979 Castello Raimondo Motzo
IX 1980 Piazza Silvano Gamberi
X 1981 San Martino Mauro Pellegrini
XI 1982 Piazza Silvano Gamberi
XII 1983 Torre Carlo Veneri
XIII 1984 San Martino Mauro Pellegrini
XIV 1985 Piazza Silvano Gamberi
XV 1986 Castello Raimondo Motzo
XVI 1987 Piazza Silvano Gamberi
XVII 1988 Piazza Paolo Parigi
XVIII 1989 Piazza Silvano Gamberi
XIX 1990 Piazza Silvano Gamberi
XX 1991 Castello Raimondo Motzo
XXI 1992 Torre Paolo Parigi
XXII 1993 Piazza Silvano Gamberi
XXIII 1994 Torre Paolo Parigi
XXIV 1995 Torre Paolo Parigi
XXV 1996 Torre Paolo Parigi
XXVI 1996 – Straordinaria Castello Giordano Cresti
XXVII 1997 San Martino Alfio Perugini
XXVIII 1998 Piazza Gabriele Veneri
XXIX 1999 Torre Silvano Gamberi
XXX 2000 Piazza Paolo Parigi
XXXI 2001 Torre Silvano Gamberi
XXXII 2002 Torre Silvano Gamberi
XXXIII 2003 San Martino Paolo Parigi
XXXIV 2004 Piazza Carlo Farsetti
XXXV 2005 Piazza Carlo Farsetti
XXXVI 2006 Piazza Carlo Farsetti
XXXVII 2007 Piazza Carlo Farsetti
XXXVIII 2008 Castello Enrico Giusti
XXXIX 2009 Piazza Carlo Farsetti
XL 2010 Piazza Carlo Farsetti
XLI 2011 Piazza Carlo Farsetti
XLII 2012 Piazza Carlo Farsetti
XLIII 2013 Castello Matteo Puddu
XLIV 2014 San Martino Enrico Vedovini
XLV 2015 Torre Luca Veneri
XLVI 2016 Piazza Carlo Farsetti
XLVII 2017 Piazza Adalberto Rauco

Il numero di vittorie per ciascuna contrada:

  • Piazza: 20;
  • Torre: 11;
  • Castello: 9;
  • San Martino: 7.

 

 

 

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