Palio di Asti, Gastronomia: la ricetta della Lingua in Salsa

Vi propongo una ricetta astigiana, la ricetta della lingua in Salsa

La ricetta: gli ingredienti

  • 20 fette di lingua cotta
  • 4 cucchiai di prezzemolo tritato finemente
  • 3 spicchi d’aglio
  • 2 cucchiai di conserva
  • 1,5 cucchiai di aceto di vino rosso
  • 1 bicchiere di brodo vegetale o di acqua di cottura della lingua
  • 1 cucchiaio scarso di farina bianca
  • olio e burro q.b.
  • peperoncino se gradito

In un tegame basso e largo si fa il soffritto di olio, burro e aglio tritato finissimo. «Fuoco basso e tanta attenzione, che se brucia poi rovina tutto». Dopo qualche minuto si aggiunge il prezzemolo e si mescola fino quasi a far sciogliere tutto. Poi si aggiunge il sale e la conserva.
A questo punto si fa cuocere ancora un po’, sempre a fuoco basso e sorvegliando continuamente, poi si aggiungono l’aceto e la farina a pioggia per legare la salsa. Se risulta troppo densa, basterà allungare con un po’ di brodo vegetale (o di quello avanzato dalla cottura della lingua che deve essere bollita, non salmistrata).
Da questo punto in avanti serve un quarto d’ora di cottura.
Verificata ancora una volta la consistenza della salsa, si aggiungono delicatamente le fette di lingua che dovranno essere ricoperte completamente dalla salsa ma non dovranno subire una cottura lunga per non rischiare di spappolarsi durante il servizio.
Il piatto è pronto.

Consigli per gustarla al meglio

«La lingua è ancora più buona se si prepara il giorno prima, si lascia lì ad insaporire tutto per una notte e si serve il giorno dopo» dice Teresina che ricorda come questo piatto debba essere rigorosamente servito tiepido, non freddo.
Teresina ancora oggi segue una ferrea regola di cucina dettata da sua madre: ogni volta che aggiunge un ingrediente nella pentola, cambia la posata usata per mescolare. «Si usa una forchetta o un cucchiaio diversi ad ogni ingrediente. Non si usano mai due volte, a meno che non vengano lavati».
E c’è da fidarsi perchè la sua lingua in salsa, anche dopo la chiusura dell’osteria e la morte dei suoi genitori, è stato il piatto forte delle feste di Bagnasco e ancora oggi, non passa giorno della sua villeggiatura estiva senza che qualcuno le chieda di cucinarla.

Fonte: http://lanuovaprovincia.it

 

Lascia un commento