Palio di Siena, Palio Straordinario: Le ultime Vittorie Straordinarie delle dieci al canape

Con l’estrazione di domenica scorsa si è delineato il quadro delle dieci protagoniste del prossimo Palio di ottobre. Vediamo allora, grazie ai dati tratti dal sito http://www.ilpalio.org, quante volte queste contrade hanno vinto carriere straordinarie ufficiali e quando è stato il loro ultimo successo.

Torre: la contrada di Salicotto ha corso in totale 32 straordinari, vincendone 4. I primi due risalgono al ‘700 (1717 e 1767), il terzo è del 14 maggio 1809, corso in onore di Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone, l’ultimo fu il 13 settembre 1910con Gobba e Moro, Palio corso in onore dei giornalisti francesi presenti a Siena. La carriera fu rinviata a causa del maltempo e fu disputata,  appunto, il giorno 13, all’ora di pranzo, quando però gli ospiti transalpini avevano già lasciato Siena.

Lupa: 34 straordinari corsi dalla contrada di Vallerozzi con 2 successi, entrambi veramente fuori dall’ordinario: il primo è quello del Palio alla romana corso in Piazza nel 1876, e riconosciuto dal Comune nel 1907, l’altro è datato 18 agosto 1907, nell’ultima carriera con i cavalli scossi a “perette” effettuata  sul Campo, riconosciuta dal Comune solo nel 1931. Autrice di quel successo al termine di una corsa assai convulsa, come risultarono peraltro tutte le corse di questo tipo fu, anche in questo caso, la forte Gobba.

Chiocciola: la contrada di San Marco è quella che da più tempo non si impone in uno straordinario. La sua unica vittoria, nelle 31 carriere non ordinarie disputate, risale al 3 giugno 1712, Palio corso per l’elezione a cardinale di Giovan Battista Tolomei. Protagonisti di quel successo furono il mitico Strega sul baio di Siena.

Oca: per ben 5 volte, su 30 tentativi, Fontebranda ha conquistato Palii straordinari: le due carriere alla romana del 1890 e del 1891, i due Palii a sorpresa del 1909 e del 1919 ed infine, la carriera 21 settembre 1969, da tutti conosciuto come Palio della Luna, vinto grazie al grande spunto dalla rincorsa di Topolone, allora chiamato Dragone, montato da Aceto, che già prima di San Martino prese la testa, mantenendola per tutti e tre i giri e resistendo agli attacchi di Ercole e Capretto nella Civetta.

Dragodue vittorie su 28 straordinari corsi; questo è il ruolino per la contrada di Camporegio, il cui ultimo successo è quello del Palio della Pace del 20  agosto 1945 con Folco e l’indimenticabile Rubacuori, un Palio entrato nella leggenda per tutto ciò che accadde prima, durante e soprattutto dopo la carriera. L’altro successo straordinario è del 1889, nel Palio corso con i cavalli scossi.

Tartuca: la contrada di Castelvecchio ha vinto 2 dei 28 straordinari corsi. L’ultimo successo risale al lontano 20 agosto 1804, carriera corsa per volere della regina Maria Luisa, rimasta così affascinata dallo spettacolo del Palio ordinario del 16 che desiderò rivederlo un altro prima della sua partenza. La vittoria della Tartuca fu assai rocambolesca: il cavallo toccatole in sorte, il sauro del Ricci, aveva il vizio di non girare a San Martino, ed anche la sera del Palio andò a dritto, ma il fantino Giuseppetto rimise il barbero in pista e con una rimonta incredibile superò tutte le altre tagliando il bandierino per primo. La precedente vittoria non ordinaria, disputata per omaggiare la venuta dei principi di Baviera, è datata 1 maggio 1722.

Selva: la contrada di Vallepiatta ha corso 23 straordinari, vincendone 2, e cioè gli ultimi corsi in ordine di tempo: il 7 settembre 1980, nel VI centenario della morte di Santa Caterina (ed anche in quell’occasione, la Selva uscì per settima ed il drappellone fu portato in San Domenico) con Panezio e Bastiano (nella foto,  la mossa di quella carriera), ed il 9 settembre 2000, Palio corso per celebrare l’avvento del nuovo millennio, grazie alla cavalcata di testa di Giuseppe Pes, al suo ultimo successo sul tufo, sul potente Urban II.

Civetta:  la contrada del Castellare ha all’attivo 3 vittorie su 24 straordinari corsi. La prima risale al 30 maggio 1819, disputata in onore di Francesco I d’Austria, gli altri due sono nel XX secolo, rispettivamente il 18 maggio 1947, nella ricorrenza dei 600 anni dalla nascita di Santa Caterina, ed il 4 settembre 1960 con  Ciancone su nella carriera corsa per celebrare il 700° anniversario della battaglia di Montaperti ma anche le Olimpiadi di Roma.

Nicchio: la contrada dei Pispini ha riportato 3 successi nei 25 straordinari corsi, l’ultimo dei quali fu il 5 giugno 1961 con Uberta e Vittorino. Nell’occasione si celebrava il centenario dell’Unità d’Italia ed il Palio fu rinviato di un giorno a causa del maltempo e fu corso sottola pioggia. Da notare come la cena della vittoria del Nicchio si tenne il 15 agosto di quell’anno, senza la presenza di Uberta che era sata assegnata per il Palio del 16 agosto alla Tartuca, e con Vittorino “prestato” dopo aver corso la prova generale nella Torre, contrada per la quale vinse poi il giorno successivo. Gli altri due successi straordinari risalgono al 1841, carriera corsa da tutte e 17 le contrade e nel 1875 (Palio alla romana)

Giraffadue successi su 28 carriere non ordinarie disputate per la contrada di Provenzano, ed entrambi risalenti al XX secolo: il 25 settembre 1913 ed il 24 settembre 1967, quando la Giraffa si impose con Ettore e Tristezza, in un Palio in cui successe un po’ di tutto, dal furto del drappellone nella Chiesa di San Vigilio ad opera di alcuni goliardi bolognesi, alla caduta di Topolone (ribattezzato per l’occasione Ettore) a San Martino durante una mossa falsa, e terminato con l’arrivo a braccia alzate, o senza mani, come scrissero i giraffini nel numero unico, di Tristezza. Da notare come entrambi i Palii furono corsi in onore del congresso della Società per il progresso delle Scienze.

Autore: Davide Donnini

Fonte: Ok Siena

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