Palio di Siena, Palio Straordinario: L’Associazione Paracadutisti di Siena dona 500 Euro al Comune di Siena

Una donazione dedicata alla memoria del Tenente Alessandro Tandura

“In occasione del centenario della Vittoria della Prima Guerra Mondiale – inizia la nota del direttivo dell’Associazione Paracadutisti di Siena – e quale principio ispiratore del recupero della memoria storica, intesa a valorizzare la cultura nazionale ed il doveroso ricordo di chi ha sacrificato il bene più prezioso della vita alla nostra amata Patria, l’Associazione Paracadutisti di Siena offre al Comune di Siena il contributo di euro 500,00 per la realizzazione della Festa.

L’Associazione Paracadutisti di Siena  – prosegue la nota del direttivo dell’Associazione Paracadutisti di Siena – inoltre vuole dedicare questa offerta al ricordo del tenente Alessandro Tandura, classe 1893 che, esattamente 100 anni fa, è stato in assoluto il primo militare al mondo paracadutato dietro le linee nemiche per raccogliere informazioni e sabotare le linee di rifornimento austriache. Un’impresa che oggi verrebbe compiuta a truppe speciali, super addestrate e super equipaggiate, ma che nell’estate del 1918 fu affidata ad un tenente degli Arditi di 25 anni che non aveva mai visto un paracadute utilizzato, fino a quel momento, esclusivamente come mezzo di salvataggio dei piloti abbattuti.

“Alessandro Tandura, classe 1893, va ricordato per essere stato, esattamente 100 anni fa, in assoluto il primo militare al mondo paracadutato dietro le linee nemiche per raccogliere informazioni e sabotare le linee di rifornimento austriache. Un’impresa che oggi verrebbe compiuta a truppe speciali, super addestrate e super equipaggiate, ma che nell’estate del 1918 fu affidata ad un tenente degli Arditi di 25 anni privo di qualsiasi esperienza che non aveva mai visto un paracadute utilizzato, fino a quel momento, esclusivamente come mezzo di salvataggio dei piloti abbattuti.

Già decorato varie volte per le sue azioni durante la Grande Guerra, nelle le quali è stato anche gravemente ferito, il piccolo fante volontario Alessandro Tandura, alto nemmeno 160 cm, verso fine del 1917 chiede ed ottiene di essere assegnato al neonato corpo speciale degli Arditi.

Dopo la vittoriosa Battaglia del Solstizio, nel luglio del 1918 il Tandura viene promosso Tenente e spostato all’Ufficio Informazioni dove, ai primi di agosto, il Tenente Colonnello Dupont, lo contatta proponendogli una missione da spia nel Veneto occupato.

Nella notte tra il 9 ed il 10 di agosto, durante un violento temporale, un aereo guidato dall’asso canadese William George Barker, ideatore della missione, e dal Capitano inglese William Wedgwood Benn, porta il Tandura oltre le linee austroungariche.

“Quando meno me l’aspetto la botola, su cui ero seduto, si apre e mi sento precipitare nel vuoto […] Ma subito ho l’impressione di essere sollevato, di tornare in su. Alzo gli occhi e vedo il paracadute aperto.”

È il primo lancio al mondo con un paracadute in un’azione di guerra. Tandura è il primo paracadutista incursore della storia!

A causa delle pessime condizioni del tempo, invece di atterrare a Sarmede, il Tandura atterra nel vigneto del parroco di San Martino di Colle Umberto da dove poi raggiunge Vittorio Veneto.

Qui, dopo avere vissuto qualche giorno in una grotta, si ricongiunge con i familiari ed alcuni militari italiani sbandati dopo Caporetto con i quali organizza azioni di sabotaggio ed invia messaggi cifrati utilizzando i piccioni viaggiatori.

Già catturato una prima volta alla fine di agosto, e riuscito a fuggire, viene catturato una seconda volta a settembre, caricato su un treno e destinato ai lavori forzati in Serbia. Ma durante un rallentamento del treno nei pressi di Pordenone, Tandura si lancia da un finestrino mentre gli austroungarici gli sparano addosso.

Miracolosamente salvo, Tandura riesce a tornare dai familiari. Stremato, non mangia né beve per due giorni ma nel giro di un mese si riprende e riesce a partecipare alla vittoriosa Battaglia di Vittorio Veneto.
“Non ho mai visto un uomo più coraggioso di questo piccolo soldato italiano, il più valoroso soldato del mondo.” dirà di lui il Capitano William Wedgwood Benn nella sua biografia.

Onoreficenze ;

  • Medaglia d’oro al valor militare

«Animato dal più ardente amor di Patria, si offriva per compiere una missione estremamente rischiosa: da un aeroplano in volo si faceva lanciare con un paracadute al di là delle linee nemiche nel Veneto invaso, dove, con alacre intelligenza ed indomito sprezzo di ogni pericolo, raccoglieva nuclei di ufficiali e soldati nostri dispersi, e, animandoli col proprio coraggio e con la propria fede, costituiva con essi un servizio di informazioni che riuscì di preziosissimo ausilio alle operazioni. Due volte arrestato e due volte sfuggito, dopo tre mesi di audacie leggendarie, integrava l’avveduta e feconda opera sua, ponendosi arditamente alla testa delle sue schiere di ribelli e con esse insorgendo nel momento in cui si delineava la ritirata nemica, ed agevolando così l’avanzata vittoriosa delle nostre truppe. Fulgido esempio di abnegazione, di cosciente coraggio e di generosa, intera dedizione di tutto se stesso alla Patria.»

— Piave – Vittorio Veneto, agosto – ottobre 1918

  • 4 Medaglie d’argento al valor militare – nastrino per uniforme ordinaria 4 Medaglie d’argento al valor militare
  • 3 Medaglie di bronzo al valor militare – nastrino per uniforme ordinaria 3 Medaglie di bronzo al valor militare
  • 5 Croci al merito di guerra – nastrino per uniforme ordinaria 5 Croci al merito di guerra
  • Medaglia d’oro al valor civico – nastrino per uniforme ordinaria Medaglia d’oro al valor civico
  • Croix de Guerre belga del 1914-1918 – nastrino per uniforme ordinaria Croix de Guerre belga del 1914-1918″

Fonte: http://www.ilcittadinoonline.it/palio-contrade/palio-straordinario-lassociazione-paracadutisti-siena-dona-500-euro-al-comune/

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