Palio di Asti, Pillole di Palio: La vittoria di Don Bosco-Viatosto nel Palio del 1980 1

PALIO 1980: SAN ROCCO
E TANARO SI OSTACOLANO
A VICENDA, DON BOSCO
VIATOSTO RINGRAZIA E TRIONFA

Palio 1980: sorpresona! Il grande favorito è San Martino San Rocco, ma sulla sua strada, in finale, trova Tanaro, che, tagliato fuori dalla lotta per il successo, lo rallenta e consente a Don Bosco Viatosto di andare a trionfare. Fantino vittorioso è Mariano Zedda, detto Pepe. Il Rettore ad alzare il Drappo è un personaggio storico della manifestazione: Lino Famiglietti.
La novità di quell’anno è data dal numero dei partecipanti alla finale: saranno otto invece di sei. Il contributo della Regione sale a 70 milioni di lire. Ad aprile uno stand del Palio di Asti è presente alla Fiera di Milano.

Quattordici i partecipanti, in quanto Canelli viene lasciato a casa non avendo presentato la domanda di partecipazione entro la data limite stabilita.

Sindaco: Gian Piero Vigna.
Batterie: due, ognuna di tre giri, i primi quattro in finale.
Capitano: Mario Quirico.
Magistrati: Renato Serra ed Enrico Pozzi.
Mossiere: Sabatino Vanni (Siena).
Maestro del Palio: Gea Baussano.

PRIMA BATTERIA
DALLO STECCATO: San Silvestro (Mario Cottone, su Gnagna), Santa Maria Nuova (Antonio Pigliaru, su Balin), Don Bosco Viatosto (Mariano Zedda, su Imprevisto), San Pietro (Alfredo Perraro, su Cagliostro), Tanaro (Rinaldo Spiga, su Stellage), Torretta (Giovanni Viarengo, su Birba) e San Paolo (Simone Lorusso, su Strega).

E’ una batteria da far tremare i polsi. A partire davanti a tutti è San Silvestro, dietro si scatena la bagarre.
Gli altri sei cavalli si intruppano e volano nerbate: Don Bosco e Santa Maria Nuova cadono sul finire del primo giro, ma i due purosangue proseguono scossi. Cottone cala nella seconda tornata e viene rimontato e superato da quattro cavalli. Gran corsa di Imprevisto, cavallo di Don Bosco Viatosto, che, seppur senza fantino, si porta al comando. Dietro si fa largo la Torretta, tallonata da San Paolo. Visto che saranno quattro ad accedere alla finale, tra Cottone e Spiga uno è di troppo. A spuntarla è la monta di Tanaro, che estromette dalla finale il fantino di San Silvestro. Ordine d’arrivo: Don Bosco Viatosto (scosso), Torretta, San Paolo e Tanaro.

SECONDA BATTERIA
DALLO STECCATO: San Martino San Rocco (Sergio Ruiu, su Mec), San Lazzaro (Mario Beccaris, su Zagres), Montechiaro (Luigi Zunino, su Suffron Walden), Santa Caterina (Angelo Garbarino, su Gegè), Costigliole (Vincenzo Ascolese, su Barberina), Cattedrale (Domenico Ginosa, su Dronero) e San Secondo (Renato Magari, su Stella).

Anche qui poco da scherzare. Dopo tre false a schizzare via come un fulmine è San Secondo, mentre la Cattedrale resta al palo. Nell’ordine, dietro Renato Magari troviamo Santa Caterina, San Lazzaro, Montechiaro e San Martino San Rocco. Dopo un giro e mezzo di attesa Ruiu parte all’attacco e regala spettacolo. Prima fa volare Zunino, poi nell’ordine risucchia tutti gli altri e va a stravincere. Intanto lo scosso di Montechiaro fa meraviglie e nell’ultimo giro infila San Lazzaro, estromettendolo dalla finale. Sullo slancio Suffron Walden passa anche San Secondo. La batteria la vince San Martino San Rocco, davanti a Santa Caterina, Montechiaro e San Secondo.

FINALE
DALLO STECCATO: San Secondo (Magari su Stella, vero nome Nagalist), Montechiaro (Zunino su Suffron Walden), Tanaro (Spiga su Stellage), San Martino San Rocco (Ruiu su Nobel III, vero nome Mec), Don Bosco Viatosto (Zedda su Imprevisto, vero nome Skat), San Paolo (Lorusso su Strega, vero nome Irish Karabas), Torretta (Viarengo su Anquetil) e Santa Caterina (Garbarino su Gegè).

San Secondo, dopo una falsa, sbaglia i tempi della partenza nella mossa successiva e perde 40 metri. E’ Tanaro a prendere la testa, insidiato da San Martino San Rocco e Don Bosco Viatosto. Zedda passa Ruiu e attacca Spiga. Nel secondo giro il cavallo di Tanaro cede e Don Bosco Viatosto passa al comando. Intanto Ruiu scatena Mec in una decisa rimonta. Ma al momento di superare Tanaro il fantino di San Rocco si vede chiudere la porta in faccia. Tra Spiga e Ruiu sono frustate a tutto andare. Alla fine Ruiu riesce a passare ma è tardi. Zedda ringrazia e va a vincere. Alle sue spalle San Martino San Rocco, San Paolo, in rimonta, e Tanaro. Poi, nell’ordine, Torretta, Montechiaro, Santa Caterina e San Secondo.

I Rettori di quell’anno: Don Bosco Viatosto, Lino Famiglietti; San Martino San Rocco, Beppe Martinetti; San Paolo, Elio Arleri, Tanaro-Trincere-Torrazzo, Piero Fassi; Torretta, Leandro Gallo; Montechiaro, Giuseppe Bava; Santa Caterina, Aldo Borello; San Secondo, Pippo Sacco; Cattedrale, Ada Quirico; San Lazzaro, Mario Torta; San Pietro, Giovanna Maggiora; San Silvestro, Sergio Panza; Santa Maria Nuova, Gian Fossa e Costigliole, Luigi Gozzelino.

Autore: Max Elia

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