Siena: “Arte e Sviluppo Economico”, le proposte emersa dall’incontro di Sena Civitas

“Va verso la conclusione la serie di incontri a Palazzo Patrizi organizzati da Sena Civitas. Ora c’è solo da spuntare “Siena Città della Musica” a dicembre e “Siena Sanità e Salute” a gennaio. Argomenti molto interessanti quelli trattati dai diversi soci del Circolo che vestono spesso anche i panni del conduttore e forse ancora più interessanti quelli degli ospiti.
Per ciascuno l’invito è a fare proposte originali, le migliori idee potranno diventare parte del programma di Fabio Pacciani, il candidato unico dello schieramento Polo Civico Senese.” Così Sena Civitas inizia una sintesi delle proposte emerse nel corso dell’incontro su Arte e Sviluppo Economico.

“Ieri, stimolati da Alessandro Cinughi de Pazzi, gli intervenuti hanno fatto diverse proposte. Giovanni Faccenda, critico e studioso d’Arte, ha illustrato il suo successo alla Galleria d’arte Moderna di Arezzo che decuplicò i visitatori. La ricetta di questo successo a suo parere è stata la capacità di innovare proponendo non mostre itineranti, ma eventi ideati e prodotti in proprio. Grandi meriti ha attribuito alla stretta collaborazione con l’ex sindaco Luigi Lucherini che organizzò e realizzò un vero progetto di riforma delle infrastrutture di accoglienza.

Felicia Rotundo, già funzionario Soprintendenza e appartenente a Sena Civitas, ha fatto presente che la valorizzazione di un museo diffuso come Siena ci deve essere, ma è ultimo atto di una tutela di un patrimonio fragile per definizione che necessita di salvaguardia: il restauro continuo, la progettualità e l’attenzione per tutto quel che inaspettatamente può cambiare. Ha riconosciuto che l’aver vincolato migliaia dei circa ventimila oggetti-opera del Monte dei Paschi è stato un successo per nulla scontato nel momento in cui è divenuto un soggetto privato. Tutela comunque che non è sempre possibile, giacché lo scempio non è stato evitato per la Villa delle Volte, il cui grave stato conservativo è dovuto soprattutto all’assenza di interesse da parte dell’amministrazione che non ha partecipato al processo conservativo e di riuso, incompatibile con evidenza con il carattere storico artistico del monumento. Villa antecedente alla villa Farnesina in Trastevere oggi museo.

Per il Santa Maria della scala ha posto l’accento sulla necessità di un progetto di sviluppo a tutto raggio affidato ad un comitato tecnico scientifico e sulla opportunità di creare all’interno del SMS di un centro internazionale del restauro che divenga un luogo di riferimento per il restauro delle opere del territorio e luogo di incontro e di confronto degli specialisti nelle tecniche del restauro.

Federico Muzzi, responsabile da trent’anni dello shop di San Domenico, ha denunciato l’approssimazione dell’accoglienza senese che spesso “rovina” il soggiorno a intere comitive di turisti. Ha affermato che il turismo, quello religioso che conosce meglio, è in ripresa. In testa ci sono gli americani, seguiti dai coreani, quindi i sudamericani; sono pellegrini ferventi religiosi, più interessati all’adorazione che agli affreschi del Sodoma, ma anche interessati a un’accoglienza di lusso che a Siena non c’è e all’affiancamento a guide, tutte competenti in storia dell’arte, ma spesso carenti nella storia della fede.

Marco Parlangeli, ex provveditore FMps, dice che il declino nella banca era per lui annunciato e ora che stanno per uscire quei quadri entrati con assunzioni su Siena e Grosseto, nulla resterà di identitario con il territorio. Sulla banca si è imperniata la storia di sviluppo e ricchezza di Siena, su una diversa idea Siena dovrà organizzare un futuro come hanno fatto prima città simili e diverse come Bilbao o Oxford. Le ricchezze che ci sono si chiamano turismo-arte e agricoltura, ma anche il Biotecnopolo deve crescere con convinzione perché ha il merito di essere il frutto dell’aver messo a rete risorse esistenti e presenti sul territorio.”

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