Siena: Parole in Cammino, presentate le edizioni 2024

Siena, 3 aprile 2024 – Parole in cammino – Il Festival dell’italiano e delle lingue d’Italia – VII edizione a Siena, III edizione a Firenze – è stato presentato oggi a Siena nell’Aula Magna Virginia Woolf dell’Università per Stranieri di Siena alla presenza delle Autorità e del Direttore Artistico della manifestazione Massimo Arcangeli.

Il Festival si terrà a Siena dal 3 al 6 aprile e a Firenze dall’11 al 13 aprile 2024 con un programma ricco di interventi spostandosi tra varie sedi istituzionali nelle due città, passando anche per le Scuole, le verre protagoniste e coinvolte da tutta Italia con laboratori, approfondimenti, incontri e premi.

Le tematiche di questa edizione sono: Linguaggio “ampio” (o inclusivo), Ecologia e diversità linguistica, Linguaggi giovani, I linguaggi della politica fra passato e presente, Le parole dello sport, Le parole e l’ambiente.

Anche quest’anno sarà coinvolta una rappresentanza degli studenti del Parlamento degli Studenti del Consiglio regionale della Toscana.

Nelle varie giornate, declinate in vari momenti di confronto con esperti della materia, si approfondiranno:

L’ECOLOGIA DEL LINGUAGGIO AL TEMPO DI INTERNET. L’educazione a un uso “ecologico” e consapevole della Rete, che costringe ormai a ripensare non solo le buone pratiche – fra tattiche e strategie – per affrontare nel modo migliore i conflitti, e i corretti comportamenti da tenere per provare a risolverli, ma la nozione stessa di ecologia (e di sostenibilità ambientale, da ricondurre in gran parte proprio alla consapevolezza nell’uso dello strumento). Tutto questo porta a ritenere strategico, in qualunque serie riflessione sull’argomento, il concetto di una “ecologizzazione” e un’alfabetizzazione emotiva – conosciamo senz’altro meglio l’alfabetizzazione funzionale come quella grammaticale – su cui c’è ancora moltissimo da fare (e da capire).

IL NEOGIOVANILESE E LA GENERAZIONE Z. I giovani e i giovanissimi non sono mai stati creativi come negli ultimi anni. Sono gli zoomer, quella della generazione Z. Prelevano numerose parole ed espressioni dall’inglese, in molti casi adattandole, ma attingono anche alle lingue e alle parlate della nostra penisola, valorizzandone la diversità linguistica e contribuendo ad alimentare, a vivificare e a rilanciare i nostri dialetti.

FORME E SIGNIFICATI DEL LINGUAGGIO DELLA “NUOVA” POLITICA. Una serie di percorsi mirati nel dominio del neolinguaggio politico (o presunto tale), anche nei suoi fitti scambi con la lingua del giornalismo, dell’economia e della burocrazia, attraverso le parole e le espressioni più interessanti, o in grado di rappresentarlo meglio, fra vecchie, ma più esposte al cambiamento (nazione, merito, patria, tradimento, devianza, destra, sinistra, ecc.), e nuove, seminuove o più recenti (flat tax, price cap, fringe benefit, recovery plan, booster, lockdown, drive in, hub, resilienza, ristoro, frugalità, sovranità alimentare, ecc.).

LE PAROLE DI GIACOMO MATTEOTTI. Nel centenario della sua tragica scomparsa, un inedito approccio alla memoria e alla celebrazione dell’uomo, del politico ma soprattutto del comunicatore e dello studioso fondato sui fatti, attraverso le sue parole. Un viaggio nei suoi discorsi celebri ma anche in quelli assai meno conosciuti, per riscoprirne la modernità, ma anche l’estrema attualità e significatività nel contesto contemporaneo.

LE PAROLE DELLO SPORT NELL’ANNO DEL TOUR. Lo sport, e il ciclismo in particolare nell’anno storico della partenza del Tour de France dalla Toscana, rappresenta un’autentica miniera di parole storie inedite. Quali erano gli ideali e gli intenti dei pionieri del ciclismo in terra di Toscana, che significato davano ai concetti di sfida, progresso e innovazione. Come ne parlavano? In riva all’Arno, dove si tenne la prima corsa in linea della storia, e a Siena, meta di curiose storie di competizione in velocipede, si è scritto un capitolo poco conosciuto della storia dello sport.

LE PAROLE E L’AMBIENTE. Si parla molto di ambiente, a volte abusando, fino ad indebolire la loro forza, di parole come sostenibilità e cambiamento climatico. Ma qual è, per così dire. ‘l’impatto ambientale’ sul mondo dell’espressione artistica e della letteratura? Un itinerario particolare tra tematiche ambientali e letteratura, canzone e poesia degli ultimi cinquant’anni in Italia, da Pasolini alla musica trap.

PROGETTI SPECIALI PER LE SCUOLE

Durante il festival ci saranno le premiazioni dei progetti che hanno visto impegnati istituti scolastici di tutta Italia:

“La Costituzione più bella del mondo” che ha visto ufficialmente il suo lancio il 13 marzo scorso a Roma presso il Liceo Classico Giulio Cesare alla presenza del Sottosegretario di Stato al Ministero dell’istruzione e del merito Paola Frassinetti. Il progetto è rivolto agli studenti della scuola secondaria di primo e di secondo grado. Rifacendosi all’art. 21 della Costituzione Italiana l’obiettivo è di sensibilizzare gli studenti su temi civici che ruotino attorno alle parole-tema della Costituzione (libertà, lavoro, diritti e doveri, ecc.) o ne introducano di nuove (inclusione, identità di genere, diritto di cittadinanza, ecc.). Gli studenti dovranno (a) scegliere una parola-tema; (b) stendere un nuovo articolo della Costituzione (ma anche più d’uno) contenente la parola scelta, riflettendo sulla sua etimologia.

“La scuola che vorrei”. Il progetto è rivolto agli studenti della scuola secondaria di primo e di secondo grado, prevede la stesura di un breve testo (compreso fra i 100 e i 500 caratteri, spazi inclusi), un video (della durata di 10 minuti al massimo) o un audio (della durata di 10 minuti al massimo).

“Alfabeti e grammatiche inclusive”. Il progetto, rivolto agli studenti della scuola secondaria di primo e di secondo grado, consiste in un’esplorazione dei nuovi immaginari della contemporaneità, sviluppata con la collaborazione dei giovani del Parlamento della regione Toscana, per la costruzione di una grammatica inclusiva della lingua italiana e la ricodificazione nella stessa chiave di alcune parole di suo corrente, al fine di potersi orientare consapevolmente e responsabilmente verso modi convergenti di stare nel mondo. Sono tanti i vocaboli dell’italiano comune, inclusivamente sensibili, bisognosi di essere riempiti di nuovo senso, di essere risemantizzati in un’ottica improntata al perseguimento del bene comune e adattata alla sfera dei sentimenti e dei comportamenti al tempo di Internet: A come amicizia o altruismo, B come benvolere, C come condivisione, D come Dialogo, E come empatia, F come fiducia, G come generosità, I come incontro o integrazione, L come lealtà, ecc. (e tante altre: abbraccio, affetto, aiuto, amicizia, amore, apertura, appartenenza, ascolto, assistenza, attenzione, calore, compassione, comprensione, comunità, cooperazione, cordialità, cura, dedizione, disponibilità, educazione, eguaglianza, fratellanza, gentilezza, gesto, giustizia, partecipazione, responsabilità, riconoscenza, rispetto, sensibilità, simpatia, solidarietà, sostegno, umanità, vicinanza, ecc.).

 

Tornano i PREMI:

Premio “Visioni”, premio itinerante assegnato a una o più personalità di spicco del panorama nazionale o internazionale. Il premio, nato nel 2015, viene attribuito, di tappa in tappa, a personaggi che si siano distinti nel campo del giornalismo, della cultura, dell’arte, dell’imprenditoria, dello spettacolo, ecc., ed è stato conferito, negli anni, ad Antonio Ricci, Cristina Comencini, Enrico Mentana, Corrado Augias, Barbara De Rossi, Carlo Freccero, Gian Antonio Stella, Lucia Annunziata, Zygmunt Bauman, Sergio Castellitto, Agnes Heller, Luciano Canfora, Piergiorgio Odifreddi, Franco Cardini, Teresa Forcades, Alberto Asor Rosa, Massimo Bernardini, Giorgio Vallortigara, Antonio Presti, Michele Mirabella, Francesco Bruni (regista), Giorgio Colangeli, Mario Martone, Gian Luigi Beccaria, Alessandro D’Avenia, Antonio Scurati, Massimo Cacciari e tanti altri.

“Per vie brevi” è nato nel 2021 come concorso letterario nazionale riservato ai ragazzi dai 13 ai 20 anni che fa seguito al progetto Recensio in giro per l’Italia, con classi, insegnanti e studenti di tutte le età e di tutti indirizzi di studio che da ben cinque anni avvicina migliaia di studenti al mondo della lettura e dell’espressione letteraria, con risultati didattici tangibili. Il premio “Per vie brevi” vuole essere prima di tutto un gioco e una porta d’accesso per i giovani al fantastico mondo della narrazione e della letteratura. Nasce dal lavoro fatto nelle scuole e focalizzato sulla lettura sugli interessi degli stessi studenti attraverso delle micro-narrazioni. Il racconto breve (per una lunghezza fissata qui in un massimo di 250 parole) è molto gradito al mondo giovanile, anche se non trova ancora un adeguato spazio editoriale nel nostro paese.

“Studiare la lingua italiana – dichiara Paola Frassinetti, sottosegretario al Ministero dell’Istruzione e del Merito – apre la porta a un ricco patrimonio culturale, letterario e artistico, consentendoci di esplorare le profondità della storia umana e di esprimere pensieri e sentimenti con una raffinatezza e bellezza senza tempo. La scuola ha un ruolo principale nello studio della lingua italiana e occorre potenziare l’insegnamento della grammatica, della lettura e della scrittura soprattutto nelle classi primarie”

“Anche quest’anno – dichiara Stefano Scaramelli vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana – il Festival ha ottenuto il supporto del Consiglio regionale della Toscana. L’ecologia del linguaggio nel tempo degli influencer, le parole della generazione Z e tutti gli altri temi affrontati in questa nuova edizione sono la cifra dell’importanza di queste giornate di studio e riflessione sul linguaggio. Le parole, le espressioni sono lo spazio in cui le persone apprendono, comprendono, si confrontano, possono evolvere o soccombere. Ecco perché è importante analizzare e studiare lo spazio linguistico”.

“Siamo ben lieti come Amministrazione – ha aggiunto il Sindaco di Siena Nicoletta Fabio – di ospitare nuovamente nella nostra città l’edizione 2024 di questo festival nato nel 2017 proprio a Siena. E’ giusto dare valore ad un progetto culturale che promuove le radici della nostra storia e della nostra identità. Questo rimarcare le origini deve necessariamente andare di pari passo con i nuovi linguaggi e le nuove forme di comunicazione utilizzate oggi dalle nuove generazioni e da un pubblico sempre più eterogeneo. Le diverse occasioni di incontro che si susseguiranno a Siena nel corso del festival saranno l’occasione per integrare conoscenze e saperi finalizzati ad accrescere il significato attuale di lingua”.

“Ci aspetta un Festival coinvolgente e ricco – dichiara il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Siena Roberto di Pietra – dove la lingua italiana e le lingue d’Italia saranno protagoniste, raccontate e studiate. All’Università di Siena si parlerà delle forme del dialogo e delle buone pratiche comunicative. Prenderemo in esame le parole per raccontare la sostenibilità, che da anni permea la nostra azione istituzionale. Racconteremo le varie sfaccettature dell’accento, fenomeno linguistico, ma anche sociale e della sua interpretazione nei contesti educativi; ma parleremo anche della cura delle pratiche comunicative e di tanto altro. Infine ospiteremo e saremo interpreti dei 100 Canti per Siena, partecipando con cantrici e cantori alle letture dantesche. Un plauso agli organizzatori e buon cammino in questo appassionante percorso fra le parole”.

“L’Università per Stranieri di Siena – dichiara il Magnifico Rettore dell’Università per Stranieri di Siena – lavora con le parole, lavora sulle parole dell’italiano e di tutte le lingue (sono 14, diventeranno anche di più) che da noi si insegnano: è un intreccio di parole, di significati, di idee, di persone e lo studio della parola, in tutte le sue forme è il nostro cammino. Quindi Parole in Cammino riassume perfettamente l’identità dell’Università per Stranieri. Le parole dell’accoglienza, le parole del cambiamento, le parole della diversità sono le nostre parole. Siamo molto grati agli organizzatori del festival per questa nuova occasione di lavoro comune”.

Il progetto generale, sviluppato negli anni con il sostegno, il partenariato e la collaborazione di diversi soggetti fra pubblici e privati, è pensato come un itinerario sull’italiano fra passato, presente e futuro, senza trascurare il contributo portato alla storia linguistica, sociale, culturale del nostro paese dalle tante altre “lingue” presenti sul territorio (dialetti, lingue minoritarie, linguaggi giovanili, lingue di contatto, gerghi tecnologici, ecc.), dalle maggiori lingue di cultura (con riferimento alla traduzione letteraria, alle parole “in viaggio”, ecc.), dalla comunicazione non verbale (la lingua dei segni, il linguaggio del corpo).

Il progetto e la manifestazione hanno sempre avuto come obiettivi prioritari: 1) il coinvolgimento degli studenti e degli insegnanti delle scuole di Firenze, della Toscana e dell’intera penisola; 2) la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio culturale, artistico e urbanistico del territorio fiorentino, anche periferico, attraverso una serie di percorsi cittadini; 3) la comprensione dei luoghi individuati per approfondirne la conoscenza, due componenti da sviluppare prioritariamente a favore delle giovani generazioni (e, in prospettiva, di quelle future), per la loro crescita personale e culturale, in collaborazione con le stesse scuole e con le associazioni giovanili presenti sul territorio; 4) le politiche d’inclusione, con particolare riguardo alla popolazione carceraria e agli anziani; 5) le collaborazioni, le contaminazioni e gli scambi di competenze tra i diversi operatori culturali (pubblici e privati) per una valorizzazione delle ricchezze e delle risorse locali. Tra le attività proposte negli anni: conferenze, incontri, staffette letterarie, letture ad alta voce, collegamenti video in diretta, laboratori e seminari pensati espressamente per le scuole e le università, performance artistiche e spettacoli teatrali e musicali, destinati al largo pubblico, in cui le arti potesse incontrarsi con le lingue e i linguaggi, eventi da realizzare presso punti di ristorazione. Altri eventi culturali rivolti o dedicati ai giovani hanno riguardato le culture e le pratiche comunicative con riferimento ai loro linguaggi e alle loro interfacce, a Internet e ai social network e alle nuove forme di identificazione e di esclusione che stanno generando (anche con l’obiettivo di lavorare per un modello di comunicazione quasi-mediata con cui gestire le aggressioni verbali e di contribuire alla costruzione di buone pratiche per l’interazione a distanza).

La partecipazione è gratuita. Saranno in vigore le regole di prenotazione e accesso alle sale secondo le rispettive sedi.

Parole in cammino – Il Festival dell’italiano e delle lingue d’Italia è promosso dall’associazione La parola che non muore, in collaborazione con l’associazione – e testata giornalistica specializzata – La Voce della Scuola, ed è realizzato con la collaborazione del Consiglio Regionale della Toscana, la Regione Toscana, del Comune di Siena, Università degli Studi di Siena, Università per Stranieri di Siena, del Comune di Firenze e il supporto della Biblioteca delle Oblate, con  il patrocinio della Regione Toscana, Ufficio Scolastico Regionale della Toscana, Comune di Firenze, Università degli Studi di Firenze, Università degli Studi di Milano, Fondazione Universitaria San Pellegrino, Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Accademia della Crusca, Società Dante Alighieri, la partnership di altre realtà come Mondadori Education, Zanichelli, Culter, Care Talent. Step.Net, Filming Italia Sardegna Festival, Festival della Scienza e della Filosofia, la Festa della Scuola.

Sponsor dell’edizione fiorentina UniCoop Firenze.

 

L’evento è accreditato dal MIM valido come corso di formazione docente ed è valido come ‘corso di formazione docente’. Il personale è esonerato per tutte le giornate dal servizio, ai sensi del CCNL vigente. Per iscrizione codice SOFIA: 136821. Per informazioni inviare una e-mail all’indirizzo paroleincammino2@gmail.com .

Quest’anno il Festival ospita a Siena le tappe finali della Rassegna dedicata ai temi dei Linguaggi e della comunicazione contemporanea: “Empowerment Femminile e Futuro Digitale: Parità di Genere, IA e il Ruolo dei Giovani nella Società Contemporanea” e “Donne al Timone”.

I PROGRAMMI
SIENA 4-6 aprile 2024
3 aprile – Conferenza stampa e presentazione
Università per Stranieri di Siena, piazza Carlo Rosselli 27-28, Aula Magna Virginia
Woolf
Ore 10.00 – Saluti Istituzionali
La lingua italiana fra didattica e politiche d'integrazione
Ore 11.00
Cinzia Anselmi, Carla Bagna, Antonella Benucci, Sabrina Machetti, Elena Ristori,
Raymond Siebetcheu. "Apprendimento e insegnamento dell'italiano a migranti: teorie,
esperienze e buone pratiche". L'evento vuole essere un'occasione di confronto e condivisione

di esperienze tra quanti, a vario titolo, si occupano di mediazione e didattica dell’italiano a
migranti: un pubblico composito con progetti migratori, caratteristiche socio-culturali, bisogni
linguistici e di apprendimento eterogenei. La tavola rotonda farà dialogare docenti
dell’Università per Stranieri di Siena e rappresentanti delle associazioni di volontariato
presenti nel territorio cittadino che, in prima persona, operano a stretto contatto con i
migranti. Un dialogo, scevro da atteggiamenti paternalistici, basato sulla comune convinzione
che il corretto esercizio dei diritti di cittadinanza – da garantire a tutti i migranti a prescindere
dal loro status – passi anche dalla possibilità di godere dei propri diritti e di assolvere ai propri
doveri linguistici.
Modera Matteo La Grassa
Ore 12.30
Mauro Moretti e Virginia Minnucci
"Accogliere, integrare, respingere. Italia e Unione Europea di fronte al fenomeno"
Le migrazioni hanno sempre caratterizzato la storia umana. Sono uno dei temi più dibattuti della
contemporaneità. In un contesto sociale sempre più plurale, come quello attuale, conoscere il
fenomeno migratorio e le sue caratteristiche è fondamentale. Le migrazioni, che appaiono difficili
da gestire e quasi impossibili da controllare, hanno importanti implicazioni politiche, economiche,
sociali e umane. Ricostruire la storia dei movimenti migratori che hanno interessato l’Europa e
soprattutto l’Italia a partire dalla fine della Seconda Guerra Mondiale consente di comprendere la
realtà quotidiana in cui viviamo
Modera Christian Satto
Università per Stranieri di Siena, piazza Carlo Rosselli 27-28, Aula Magna Virginia Woolf
Hate speech, parità di genere, didattica inclusiva
Ore 15.00
Giovanna Dimitri e Roberta Rachini
"L'empowerment femminile, l'intelligenza artificiale e il ruolo dei giovani"
Fra gli obiettivi dell’evento quello di approfondire il tema del linguaggio femminile nell'ambito
dell'intelligenza artificiale, ma anche l'uso corretto di internet, la lotta al cyberbullismo nelle scuole
e le principali sfide legate all'educazione digitale delle giovani generazioni
Modera Olimpia Sani
Ore 16.00
Cecilia Valenti e Orlando Paris
"Nuovi razzismi. L'odio nei media tradizionali e nei social media"
In questa sessione si analizzeranno le nuove forme discorsive del razzismo e della denigrazione sui
social network. Nei discorsi d'odio sui social il lessico è raramente denigratorio o razzista: le parole
non sono i veicoli principali del discorso d'odio, e molto spesso post razzisti sembrano solo la
condivisione di una notizia di cronaca. L'odio nei discorsi social diventa così velato, meno
riconoscibile e per questo più insidioso
Modera Massimo Arcangeli
Ore 17.00
A cura di Step-net ODV
Viviana Castelli
"Inclusione e plusdotazione”. L’osservazione dei percorsi di crescita di bambini e ragazzi plusdotati
ha confermato alcuni assunti della letteratura scientifica sulle strategie educative e sulle modalità
pedagogico-didattiche necessarie affinché il cammino dei giovani sia sereno e rivolto al benessere.
In particolare risulta evidente come disposizioni e azioni personalizzate, in tutti i contesti educativi,

e una concreta alleanza scuola-famiglia siano fattori protettivi efficaci e indispensabili per
influenzare positivamente il cammino dei bambini/ragazzi gifted. È dunque necessario proporre una
nuova prospettiva di inclusione, che dovrebbe declinarsi in valorizzazione delle diversità e
orientamento per la vita (life design). Comprendere la plusdotazione e la sua portata innovativa può
condurci verso un futuro di valore. I bambini e i ragazzi plusdotati possono essere il motore di un
importante cambiamento culturale
Ore 18.00
L'Orage "Musica e parole". Concerto folk-rock
L’Orage è un gruppo musicale, una scoperta, una sfida sfacciata al sistema discografico, una musica
che sembra venire da lontano, una festa, una scommessa, un gruppo di amici, un viaggio in territori
non definibili con classificazioni di genere. Il gruppo è stato fondato nel 2009 dal cantautore
Alberto Visconti e dai fratelli Rémy e Vincent Boniface. Vincitori assoluti di Musicultura 2012, gli
Orage hanno registrato e pubblicato 5 album, un EP, un album live e numerosi videoclip, hanno
collaborato con artisti come Francesco De Gregori, Erriquez, Francesco Tricarico hanno suonato in
centinaia di concerti
4 aprile
Ore 9.00
IIS "Sallustio Bandini", via Cesare Battisti 11, Aula Magna
Massimo Arcangeli
"In forma di parole. Un decalogo per la scuola del futuro"
Dieci parole o espressioni (da inclusione a diritto allo studio, da parità di genere a cittadinanza
attiva, da integrazione a condivisione) con cui costruire tutti insieme, con l'obiettivo di arrivare a
scrivere una Costituzione scolastica col contributo di studenti e insegnanti, la scuola italiana del
futuro
Ore 11.00
ITSAS "Monna Agnese", via del Poggio 16, Aula Magna
Stefano Moriggi e Mario Pireddu
"Intelligenze generative all’opera. Laboratorio su AI e creatività"
Le IA generative creano contenuti originali in vari formati (immagini, testi, codici, suoni, video), e
sfidano la tradizionale distinzione tra ideazione umana e produzione tecnologica. Il software diventa
un co-creatore di conoscenza, di contesti e di esperienze. Questo solleva interrogativi sul confine –
ammesso che sia tracciabile – che delimita (e tutela?) l’opera di una intelligenza umana da quella di
una “artificiale”. Generatività e creatività non sono prerogative esclusivamente umane, in quanto
possono essere individuate tra gli animali, ma occorre anche riconoscerle ai software, alle macchine
e reti neurali, che dimostrano abilità generative ex-novo in ambiti come l'arte figurativa, la musica e
la scrittura
Complesso museale di Santa Maria della Scala, piazza del Duomo 1, sala Italo Calvino
I linguaggi della politica e le nuove tecnologie
Ore 15.00
Saluti istituzionali
Ore 15.30
Michele Cortelazzo
"L'italiano di Giorgia Meloni e di Elly Schlein"
È abitudine degli studi linguistici sulla comunicazione politica che i riflettori siano puntati sulla
lingua dei leader. La luce si fa ancora più intensa oggi che i due maggiori partiti sono guidati da
donne. Finora non sono state individuate specificità convincenti che possano caratterizzare la lingua

politica delle donne leader, in contrapposizione agli uomini. Al contrario è facile notare anche per le
due leader del momento forti peculiarità individuali che le contraddistinguono, sia sul piano del
modello di italiano (fortemente regionalizzato e popolare quello di Meloni, neutro ed elaborato
quello di Schlein), sia su quello delle scelte lessicali (con un programmatico recupero di parole
escluse dal lessico politico degli altri partiti per Meloni, con un marcato riferimento a parole di
circolazione internazionale per Schlein)
Ore 16.15
Stefano Moriggi e Mario Pireddu
"I fantasmi dell’intelligenza. Vivere e pensare con le reti generative"
Da più parti si invoca un “nuovo umanesimo” come soluzione al dilagare di tecnologie sempre più
performanti e pervasive. “Rimettere l’uomo al centro” pare essere l’urgenza di chi è pronto a
scommettere su valori e principi che le macchine (e soprattutto quelle “pensanti”) sembrano
minacciare. Ma se da un lato molti ricorrono a una screditata caricatura dell’umanesimo storico per
anestetizzare l’angoscia che l’innovazione tecnologica innesca nelle anime belle e nelle coscienze
inquiete, dall’altro ancora latita una proposta laica in grado di far davvero i conti con i fantasmi del
passato e con le ombre che da un futuro ignoto e incerto si proiettano sui nostri tempi. Imparare a
(con)vivere con le reti generative è il dovere di chi – da concreto umanista – ha compreso la natura
tecnologica dell’essere umano, e cerca di forgiare categorie e tattiche che lo aiutino a studiare (e in
parte a scrivere) la storia di quel futuro ignoto e incerto che ci attende. Naturalmente per gradi:
cominciando intanto a fare i conti con i fantasmi che da sempre accompagnano la storia delle
macchine, e in particolare con quelli più terrificanti che affollano l’incubo ricorrente di una
intelligenza non umana
Modera Elena Conti
Ore 17.15
Premio "Visioni" ad Annalisa Cuzzocrea
Introduce Beatrice Curci
Premia Fabio Di Nicola
Ore 17.45 – A cura della “Voce della Scuola” – Premiazioni
La scuola che vorrei. Con la partecipazione degli insegnanti e degli studenti dell'IIS "Sallustio
Bandini" e dell'ITSAS "Monna Agnese"
Ora 18.30
Contrada della Chiocciola – “Ouverture”
Premio “Visioni” a Marino Bartoletti
Saluti dell’Onorando Priore Marco Grandi
Introduce Maurizio Tuliani
Premia Massimo Arcangeli

5 aprile
Università di Siena, palazzo del Rettorato, via Banchi di Sotto 55, Sala storica
Forme del dialogo e buone pratiche comunicative
Ore 9.30
Saluti istituzionali
Ore 9.45
Simone Bastianoni e Massimo Arcangeli,
"Sostenibilità ed ecologia linguistica". La sostenibilità non gode di “buona stampa” perché è un

concetto complesso e lo si può riassumere difficilmente in un semplice slogan. Chi combatte la
sostenibilità usa proprio la forza della semplicità del messaggio per fuorviare e arrivare facilmente
all’ascoltatore: “Tanto poi la spazzatura viene rimessa tutta insieme”; “È estate e fa caldo. Cosa c’è
di strano?” “Oggi nevica: dov’è il riscaldamento globale?”. Sono tutti esempi di frasi la cui
semplicità è pari alla loro falsità. Quali sono le leve linguistiche e di comunicazione da utilizzare, e
quali quelle da evitare, per una diffusione capillare e un utilizzo “ecologico” del concetto di
sostenibilità?
Modera Paola Piomboni
Ore 10.30
Silvia Calamai e Rosalba Nodari,
"Chi ha paura degli accenti?"
L’accento: straniero, regionale, locale. Se ne parla ancora molto poco ma è sempre presente nella
nostra vita, in tutte le persone: ce lo portiamo dietro come un macigno o come un trofeo. Il tuo
accento mi piace, il tuo accento mi irrita, il tuo accento mi conquista. L’accento è un fenomeno
linguistico (riguarda il nostro modo di parlare, i suoni, l’intonazione…) ma è anche un fenomeno
sociale: se il mio interlocutore mi identifica come straniero, come migrante, come ‘diverso’, questa
identificazione pesa, nel bene e nel male, nel vissuto quotidiano. L’accento è anche un fenomeno
identitario: è il veicolo della mia storia personale, perché io sono la lingua che parlo, e come la
parlo. Il progetto Erasmus+ CIRCE (Counteracting accent dIscrimination pRactiCes in Education),
che per l'Italia vede coinvolte Silvia Calamai, Rosalba Nodari, Letizia Cirillo, Marylin Kies, Laurie
Anderson, Giorgio Carella del DFCLAM e Claudia Soria di ILC-CNR, è dedicato a indagare il
fenomeno – molto importante e ancora poco noto in Italia – della discriminazione linguistica nei
contesti scolastici. L’acronimo allude alla dea dalla voce umana, che proprio per questo viene vista
con sospetto dagli dei: si tratta, per l’appunto, di una delle più antiche testimonianze di razzismo
sonoro. Gli accenti sono la nostra carta d’identità, parlando ci presentiamo agli altri, diciamo chi
siamo e indubbiamente ci sono – anche in Italia – accenti giudicati meglio di altri, così come ci
sono accenti stigmatizzati. Che effetti hanno i giudizi sull’accento (sia esso non nativo o regionale)
in un’aula scolastica e universitaria? Che legame hanno con l’insuccesso scolastico? Come rendere
consapevoli gli insegnanti dei giudizi automatici che si proiettano sul modo di parlare di uno
studente?
Modera Fabio Di Nicola
Ore 11.30
Maurizio Masini
"Comunicare. Cura la comunicazione e comunica con cura"
Inizieremo dal contesto informativo in cui viviamo (cercando di capire se e come ne facciamo parte
e come ci rendiamo più o meno visibili) e proseguiremo analizzando la cura che dobbiamo porre nel
comunicare ed evidenziando come, attraverso la creatività e la narrazione, possiamo cambiare il
nostro punto di vista sul mondo
5 aprile
’IIS "Enea Silvio Piccolomini", prato S. Agostino 2, Aula Magna
Le parole fra passato e presente
Ore 11.00
Massimo Arcangeli
"Il potere delle parole, il potere alle parole”. Il linguaggio non è solo un potente veicolo di
trasmissione del pensiero, è anche un prezioso strumento di trasparenza e un modo per attestare la
propria identità o per affermare o ribadire il proprio potere nei più diversi contesti. Un semplice
spunto di riflessione, e un punto di partenza, per far comprendere l’importanza delle parole e della

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loro rispondenza a uno scopo anche in un'ottica di innovazione e (soprattutto oggi) di rapida
trasformazione e continuo cambiamento

Ore 12.00
Massimiliano Bellavista
"1924-2024. Come cambiano le parole”. Il 1924 è un anno di snodi importanti. Dalla
comunicazione allo sport: itinerario di parole per capire come il 1924 può avere influenzato il 2024
5 aprile
Biblioteca Comunale degli Intronati, Sala Storica – via della Sapienza, 5
Storia, comunicazione e identità di genere
Ore 15.30
Alessandra De Paola e Chiara Mocenni
"Donne al timone". Scopo dell'evento è di mettere in evidenza il ruolo e le esperienze di donne di
successo provenienti da diversi settori, con particolare riferimento alle pratiche relazionali e
comunicative e all'importanza della parità di genere in campo accademico, per ispirare e
incoraggiare altre donne a perseguire i propri obiettivi professionali e a raggiungere la leadership in
ambiti tradizionalmente dominati dagli uomini
Modera Olimpia Sani
Ore 16.30
Riccardo Bardotti, Massimiliano Bellavista, Luca Betti, Paolo Leoncini
"Libertà di parola e parole per la libertà. Il valore di una testimonianza storica"
Qual è oggi il valore che diamo al concetto di libertà di parola e quanto viceversa la parola
costruisce la libertà? Il valore di una testimonianza storica
Modera Valentina Gori
Ore 18.00 – A cura della “Voce della Scuola”
Premio "Visioni" a Filippo Caccamo
Premia Raffaele Ascheri
6 aprile
Complesso museale di Santa Maria della Scala, piazza del Duomo 1, sala Sant’Ansano
Comunicazione, parità di genere e intelligenza artificiale
Ore 15.30 – A cura del Comitato di Siena della Società Dante Alighieri
Filomena Cataldo, Johnny L. Bertolio. “La parità di genere nell'insegnamento dell'italiano come
lingua straniera o lingua seconda”
Modera Luca Bonomi
Ore 16.30
Giulio Ancilli, Simone Marradi, Giovanna Poma, Paolo Ridolfi
"Intelligenza artificiale ed evoluzione culturale"
Modera Roberto Rosa
Ore 17.30
Mariangela Cassano, Chiara Galgani, Olimpia Sani
"La parità di genere, il giornalismo e la comunicazione istituzionale".
Modera Cecilia Valenti

 

Ore 18.30
Premio "Visioni" a Maria Rita Parsi"
Premia Letizia Stammati
FIRENZE, 11-13 aprile 20204
11 aprile – Giornata inaugurale
Auditorium Consiglio Regionale della Toscana, Palazzo Panciatichi, via Camillo Cavour 4
Ore 10.00
Saluti istituzionali
Ore 10.30
Paola Frassinetti, sottosegretario al Ministero dell'Istruzione e del Merito,
"Una Costituzione per la scuola del futuro"
Ore 11.00
Duccio Balestracci
professore emerito di Storia medievale,
"Una 'Costituente' per l''insegnamento della storia'
Ore 11.30
Silvio Ciappi
psichiatra forense e criminologo,
"L'odio verbale on line. L'altra faccia del dolore"
Ore 12.00
Viviana Castelli
presidente nazionale dell'associazione Step-net onlus,
"Storie di parole e di ragazzi plusdotati"
Ore 12.30
Giorgio Fiorenza
presidente del Cda dell’Educandato della Santissima Annunziata,
"Educare all'inclusione. Un vademecum e un alfabeto"
Coordina Massimo Arcangeli
Biblioteca delle Oblate, via dell'Oriuolo 24
Ore 15.30
Saluti istituzionali
Didattica e varietà dell'italiano
Ore 16.00
Gaia Simonetti e Lorenzo Andreaggi
"Le parole gentili fra sport e musica"
Modera Erica Talamonti
Ore 16.30
Andrea De Benedetti
"Scrivo ergo sum"
0re 17.15 – a cura della Voce della Scuola
Michele Mele

 

"L'inclusione passa dalla scienza"
Ore 18.15
Premio "Visioni" a Paolo D'Achille
Ore 18.45
Per una futura Costituzione della scuola
Annamaria Caldarola, Sara Galanti, Laura Testa, IIS Leonardo da Vinci di Civitanova  Marche e
Liceo Seneca di Roma
12 aprile
Educandato Statale della SS. Annunziata, Piazzale del Poggio Imperiale 1
Ore 9.30
Saluti istituzionali
Giorgio Fiorenza, presidente del CdA dell'Educandato Statale della SS. Annunziata
Massimo Arcangeli, direttore artistico di PAROLE IN CAMMINO
Inclusività, hate speech e identità di genere
Ore 10.00
Federica Branchini e Cecilia Valenti
"Nuovi razzismi. L'odio nei media tradizionali e nei social media"
Ore 10.45
Orlando Paris e Raffaella Petrilli
"Hate speech e discriminazione di genere"
Ore 11.30
Viviana Castelli
"Inclusione e unicità"
Ore 12.15
Vera Gheno
"Linguaggio ampio e identità di genere"
Biblioteca delle Oblate, via dell'Oriuolo 24
Lingua, storia, memoria
Ore 15.30
Olimpia Sani
"Donne e giornalismo. Storie, linguaggio e prospettive di genere"
Ore 16.15
Massimiliano Bellavista e Riccardo Nencini
"Giacomo Matteotti fra lingua, storia e finzione narrativa"
Ore 17.00
Paolo Ciampi e Trifone Gargano
"Firenze e il Tour de France. Le parole dello sport"
Coordina Massimiliano Bellavista
Ore 17.45
Mario Morcellini
"Addomesticare la modernità. Leggere, scrivere, ricordare

 

Ore 18.30 – Premiazioni
Paride Folino (scuola bilingue "Infanzia serena")
Liceo classico De Sanctis (Salerno)
Liceo musicale Enea Silvio Piccolomini (Siena)
Centro formazione professionale 2 Ampere Don Giulio Facibeni (Firenze)
Educandato Statale della SS. Annunziata
13 aprile
Biblioteca delle Oblate, via dell'Oriuolo 24
Lingua, diritti individuali, ecologia del linguaggio
Ore 15.30
Marilisa D'Amico e Silvia Brena
"Il linguaggio, la Costituzione e i diritti delle persone"
Ore 16.15
Massimiliano Bellavista, Mirko Tondi e il Gruppo Scrittori di Firenze
"Parole dal fango. L'italiano sostenibile"
Ore 17.00
Alessandro Cola, 999boy, Nicholas Vitiello e Suiti
"Musica e poesia. Fra protesta e impegno sociale"
Ore 17.45 – Premiazioni
Premio "Visioni" a Moni Ovadia, attore, cantante e scrittore
Premio "Ernesto Assante"
Ore 18.30 – Premiazioni
Per una futura Costituzione della scuola
La scuola che vorrei
Per vie brevi
14 aprile
Palazzo Pubblico, piazza del Campo 1
Chiusura del Festival a “100 canti per Siena”. Lettura integrale della "Divina Commedia"
declamata da decine di cantori e cantrici. A cura dell'associazione culturale Culter. "Legato con
amore in un volume / ciò che per l’universo si squaderna" è uno dei primi tentativi di restituire la
poesia dantesca alla sua dimensione popolare e corale coinvolgendo centinaia di persone in un
percorso di formazione e restituzione pubblica. Il progetto, nato quasi vent'anni fa, anima dal 2021
la città di Siena offrendo a centinaia di cantrici e di cantori, di ogni età e provenienza geografica e
culturale, l’opportunità di dare voce, insieme, alla lettura integrale della Divina Commedia.
Un'esperienza sorprendente che rende contemporaneo l'inesauribile valore della poesia dantesca e
trasforma all'improvviso ogni visitatore in uno spettatore

Ufficio Stampa
Letizia Pini – Parole in Cammino – Festival dell’italiano e delle lingue d’Italia

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